CIVITAVECCHIA – L’On. Marietta Tidei tenta la carta del neo Ministro all’Ambiente Andrea Orlando per cercare di portare a Civitavecchia la demolizione della Costa Concordia, tornando in una lettera ad evidenziare tutti i vantaggi che produrrebbe lo smantellamento del relitto nel porto cittadino.
“Seppure la candidatura di Piombino rientra in una visione di rilancio di un territorio che ha gravemente sofferto la crisi in questi anni – afferma l’On. Tidei – perdendo molto in termini di occupazione e competitività, non soddisfa, a mio avviso, i requisiti della premessa. Il porto di Piombino necessita infatti di un’ingente spesa di adeguamento per accogliere lo scafo e per poter realizzare le aree per lo smantellamento del relitto. Il rischio è dunque da un lato di carattere ambientale, dall’altro di tipo sociale, infatti la soluzione del porto di Piombino che difficilmente sarebbe pronto in tempi brevi, rende di nuovo appetibile una destinazione per lo smaltimento fuori dall’Italia, magari la Turchia. Il porto di Civitavecchia invece ha già un fondale e una banchina idonei per affrontare la straordinarietà del lavoro in questione, ha una distanza dal relitto Costa Concordia quasi equivalente (circa 39 miglia marine) al porto di Piombino, è uno dei porti più importanti d’Italia e possiede sul suo territorio le specificità professionali per assolvere al meglio questo compito. Le opere di protezione a mare del cantiere di demolizione sono già esistenti ed il cantiere stesso non sarebbe interferente con altre attività portuali. Sono già disponibili ampi spazi nei quali poter accogliere strumenti ed attrezzature sia per la demolizione che per la raccolta dei materiali di risulta da recuperare o da avviare a corretto smaltimento”.
Inoltre secondo la Deputata del Pd la destinazione a Civitavecchia della Concordia costituirebbe un’interessante fase di sperimentazione anticipando il “protocollo d’intesa” già definito con Ministeri interessati, Autorità Portuale, Regione Lazio, Comune e Fincantieri per la realizzazione nel porto di Civitavecchia di un bacino di carenaggio di grandi dimensioni da offrire alle centinaia di grandi navi che ogni anno vi attraccano.
“Per ultimo – conclude la Tidei – desidero sottolineare che, nonostante già si sia costituita in città una associazione di imprese con maestranze e strumentazioni in grado di eseguire l’intero ciclo delle operazioni necessarie allo smantellamento dello scafo, è maturata a Civitavecchia un’ampia disponibilità per attivare forme sinergiche di collaborazione a beneficio di esperienze già vive a Piombino”.