CIVITAVECCHIA – I giochi sono ancora del tutto aperti e nessun porto è in vantaggio per la demolizione del Concordia: “Allo stato attuale non sono ancora noti i dettagli operativi né gli elementi relativi al porto di destinazione o ai criteri di selezione di quest’ultimo”.
Lo afferma Franco Gabrielli Capo del Dipartimento della protezione civile, in una rassicurante risposta al sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei. Prematura qualsiasi previsione dunque, visto che non sono ancora stati stabiliti nemmeno i criteri stessi della scelta.
Preoccupato del proliferare delle candidature attorno al Concordia,dopo l’ultima uscita del porto di Genova, Tidei aveva scritto al Capo del Governo Enrico Letta ricordando e che il relitto non può andare a spasso per il Mediterraneo, essendo considerato un “rifiuto speciale”, e rinnovando la candidatura della joint-venture Civitavecchia e Piombino. “Sono i porti più vicini, – ricorda Tidei – e lo scalo di Civitavecchia è praticamente pronto, avendo i giusti fondali, la manodopera specializzata e ottimi collegamenti con Piombino che ha le acciaierie”.
Attualmente la Costa sta predisponendo un primo documento di dettaglio sull’operazione di smaltimento in cui verranno descritti i vari momenti dell’operazione.
Nella lettera a Tidei, Gabrielli annuncia che sarà lui stesso, insieme agli organismi istituiti per l’emergenza, a vigilare sulle varie fasi, dalla messa in sicurezza al recupero e alla bonifica del Concordia, oltre che sull’attuazione del piano di gestione dei materiali e dei rifiuti.
Sempre secondo Gabrielli un ruolo rilevante spetterà all’Osservatorio per il Monitoraggio caratterizzato come noto da una forte connotazione di carattere ambientale.