Apre al Palazzo delle Esposizioni la mostra Gli Etruschi e il Mediterraneo – La Città di Cerveteri
Il Sindaco Pascucci denuncia l’assenza dello Stato. La critica ripresa dalla trasmissione Ballarò: nella nostra Necropoli Etrusca non ci è permesso neppure tagliare l’erba, aspettiamo che succeda come a Pompei?
Intanto il Comune moltiplica gli sforzi per valorizzare e promuovere il Sito UNESCO della Necropoli della Banditaccia, quest’anno il decimo anniversario dal prestigioso riconoscimento.
In vista dell’inaugurazione della mostra Gli Etruschi e il Mediterraneo, La Città di Cerveteri, in esposizione dal 15 aprile al 20 luglio presso il Palazzo delle Esposizioni, in Via Nazionale 194 a Roma, Alessio Pascucci, primo cittadino del Comune di Cerveteri, ha dichiarato quanto segue:
“Ospitare un Sito Unesco è un’opportunità inestimabile. Un’opportunità per lo sviluppo e la crescita dell’economia. Ma lo sviluppo deve essere preceduto e costantemente accompagnato da investimenti, pubblici e privati. Da mesi denunciamo l’assenza degli investimenti dello Stato sulla Necropoli etrusca della Banditaccia e sul patrimonio storico di Cerveteri. Da quando siamo entrati nell’UNESCO, nel 2004, non sono state mai finanziate Leggi nazionali su questi temi”.
A parlare è Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, che denuncia come il Comune e la Soprintendenza siano stati lasciati soli nello sforzo di riqualificare e rilanciare le aree archeologiche di eccezionale pregio storico che si trovano nel territorio. La mancanza di investimenti ad hoc da parte dello Stato rischia infatti di ridurre l’impatto benefico della forte azione di rilancio avviata dall’Amministrazione comunale.
“Da troppo tempo si registra un’allarmante assenza dello Stato nei settori della cultura e della tutela del patrimonio archeologico, settori strategici per l’economia dei territori. Gli scavi di Pompei, di cui si è parlato moltissimo sui media nazionali e internazionali, hanno già palesato la miopia di questa politica assenteista e irresponsabile. E, soprattutto, di un’attenzione che è sempre tardiva. La Necropoli della Banditaccia, che nell’anno del decimo anniversario dall’entrata nell’Unesco, grazie anche agli sforzi dell’Amministrazione, ha l’occasione di rivalorizzare completamente il suo ruolo attrattivo nell’intero centro-Italia, necessita di ingenti investimenti che devono necessariamente provenire dallo Stato. Dobbiamo anche noi aspettare qualche crollo?”.
“Come Comune – prosegue il primo cittadino cerite – nonostante tutte le difficoltà burocratiche ed economiche, non ci siamo mai tirati indietro per valorizzare e promuovere i nostri siti, anche investendo risorse comunali. Proprio ieri un servizio giornalistico andato in onda sulla trasmissione di Rai Tre, Ballarò, ha ben evidenziato queste carenze strutturali, che di certo non può colmare il Comune di Cerveteri. Non è solo un problema economico ma soprattutto di competenze. La Necropoli e il Museo Nazionale Caerite si trovano a Cerveteri, ma la competenza è ministeriale e non ci è consentito spendere risorse del Comune per fare interventi a beneficio di quello che è il nostro patrimonio. Noi non possiamo neppure tagliare l’erba all’interno di queste aree, e quando lo facciamo, dobbiamo farlo di nascosto. E questo è un vero paradosso”.
Negli ultimi due anni il Comune ha diretto fortemente la rotta del rilancio economico intorno ai settori del turismo e della cultura. Tra i progetti già in fase di realizzazione si possono citare la realizzazione di un nuovo Centro di Accoglienza Turistica, la ripavimentazione delle vie d’accesso all’area archeologica (fondi europei per 1,5 milioni di euro) e la riqualificazione di alcuni percorsi, l’investimento di 100.000 euro su attività di marketing territoriale (risorse comunali), e l’arrivo – attesissimo – di due reperti etruschi di primaria importanza il Cratere e la Kylix di Eufronio, assenti da casa, cioè da Cerveteri, sin dal periodo del loro ritrovamento negli anni ’70