VITERBO – La CNA, in tempi in cui molti evocano il saper fare come risorsa strategica per la ripartenza del paese, prova a far uscire fuori dalle botteghe il meglio dell’artigianato e a incoraggiare la propensione all’innovazione. Lo fa anche, da otto anni, con la mostra concorso di artigianato artistico “Forme e colori della terra di Tuscia”, inaugurata questa mattina a Viterbo, al Museo della Ceramica. “Con occhi nuovi. Le radici nella tradizione, lo sguardo rivolto al futuro: il fermento creativo dell’artigianato”, era il tema assegnato dagli organizzatori, CNA Artistico di Viterbo e Civitavecchia e Cooperativa Girolamo Fabrizio, per l’edizione 2014, che per le imprese artigiane prevede le sezioni “artigianato artistico” e “artigianato e design”.
“Quest’anno – ha osservato Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – c’è un sentimento nuovo, di maggiore fiducia nelle capacità dell’artigianato. Lo ha notato la stessa giuria, che ha rilevato un ulteriore miglioramento del livello qualitativo delle opere, sia degli artigiani che degli studenti: una straordinaria maestria unita alla freschezza di idee”.
Per l’”artistico”, il primo premio è stato assegnato a Cristiano Monzillo, di Viterbo (per la canoa lunga cinque metri, realizzata in diverse essenze di legno ed equipaggiata con due seggiolini in paglia di Vienna, due gavoni e un giogo centrale); per “artigianato e design”, a Daniele Paludi Arredamenti, di Civita Castellana (per una lampada dalle linee essenziali, con illuminazione a led, che sfrutta la plasticità del forex). Nella prima sezione, al secondo posto si è classificato Angelo Pieracci, fabbro di Vetralla (per una originale seduta-scultura in ferro), e al terzo Bell’Ornato Studio d’Arte di Maria Grazia Gradassai, artista del vetro di Civita Castellana (per una lampada da tavolo in vetro trasparente tridimensionale, con lavorazione in vetro fusione artigianale). Per il design, invece, secondo premio a Roberto Todini, scultore di Tarquinia (per una lampada che nasce da un blocco di macco locale scolpito e scavato a mano), seguito da Ferro Vivo di Patrizia e Marco Rocchetti e Simona Rossi, di Viterbo (per un grande albero che sintetizza l’incontro tra la tecnologia e la natura in una equilibrata fusione di forme). Di particolare interesse le opere degli studenti. Sul gradino più alto del podio sono saliti, per un lavoro di design realizzato in gruppo, Rachele Fochetti, Joshue Kevin Pincay Chavez e Fabio Nunzi, della sezione di Vignanello del Liceo Artistico Statale Ulderico Midossi, che ha avuto anche il secondo posto con l’alunno Jaco Deny, mentre a meritare il bronzo è stata Virginia Bertoccini, del Liceo Artistico Statale Francesco Orioli di Viterbo. Menzione speciale della Fondazione Carivit per Gianmaria Tasciotti, dell’Istituto Quasar Design University, che ha presentato il progetto di un appendiabiti eseguito dall’artigiano viterbese Andrea Filodelfi. Della giuria, presieduta da Riccardo Monachesi, architetto, dirigente dell’Area Internazionalizzazione e Marketing Territoriale della Regione Lazio, hanno fatto parte Pollastrelli, Lucio Ronca, maestro ceramista e vicepresidente nazionale di CNA Artistico e Tradizionale, Gabriella Trani, arte terapeuta, e Marco D’Arcangelo, designer.
“Forme e colori” ha il patrocinio, oltre che della Fondazione Carivit, della Regione Lazio, della Camera di Commercio di Viterbo, della Provincia e del Comune di Viterbo. La mostra a Palazzo Brugiotti (in via Cavour 67) resterà aperta fino a domenica 4 maggio, tutti i giorni, nei feriali dalle 15 alle 19, nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, con ingresso libero.