“Quattro libri per la nonviolenza”: l’incontro di studio presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”

VITERBO – Si e’ svolto nel pomeriggio di domenica 4 maggio 2014 presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”  un incontro di studio sul tema degli strumenti utili per la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza. In particolare sono stati proposti alla riflessione (illustrandone i contenuti e leggendone e commentandone alcuni brani) i seguenti libri: Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Codice etico per una polizia democratica; Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione; Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione; Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibilità. Nel corso dell’incontro e’ stato ovviamente nuovamente espresso l’impegno della struttura nonviolenta viterbese a tentare ancora una volta di persuadere governo e parlamento ad un provvedimento normativo che disponga finalmente l’obbligatorieta’ della formazione alla nonviolenza nel curriculum formativo e nell’attivita’ di aggiornamento per tutti gli operatori delle forze dell’ordine, giacche’ la nonviolenza mette a disposizione risorse assolutamente indispensabili per affrontare adeguatamente situazioni critiche e conflittuali. Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che nel 2000-2001 promosse l’iniziativa che mise capo alla presentazione di un disegno di legge per la formazione delle forze dell’ordine alla nonviolenza (il disegno di legge 882 del 2001 recante “Norme di principio e di indirizzo per l’istruzione, la formazione e l’aggiornamento del personale delle forze di polizia”, primo firmatario il senatore Achille Occhetto e sottoscritto da parlamentari di tutte le forze politiche), ha auspicato ancora una volta che si avviino subito ovunque a livello locale esperienze di formazione delle forze dell’ordine alla nonviolenza, e che al piu’ presto si giunga ad un atto normativo di cui si sente l’assoluta necessita’: la formazione degli operatori di polizia alla nonviolenza puo’ essere semplicemente decisiva anche per impedire altre terribili tragedie.