Oggetto della conferenza odierna, nella sede della Direzione Marittima del Lazio – Capitaneria di porto di Civitavecchia, è la presentazione delle importanti modifiche che verranno, a breve, apportate alle modalità di ingresso e uscita delle navi dal porto e dalla rada di Civitavecchia, oltreché allo snellimento delle procedure amministrative.
Con l’emanazione dell’ordinanza, che andrà a modificare il “Regolamento di sicurezza di polizia portuale e dei servizi marittimi del porto e della rada di Civitavecchia” n.14/2003 del 31.03.2003, verranno aggiornati lo schema di separazione del traffico e le relative disposizioni per l’atterraggio e l’uscita dal porto, garantendo un’ottimale gestione del traffico marittimo.
Dette variazioni si sono rese necessarie in considerazione dello stato di avanzamento dei lavori per il prolungamento dell’antemurale “Cristoforo Colombo” e la realizzazione della Darsena Traghetti, previsti dal piano regolatore portuale, ed alla luce delle mutate caratteristiche tecniche delle unità navali che scalano questo sorgitore.
Come noto, infatti, diverse sono le innovazioni che verranno e già in parte sono state apportate alle infrastrutture portuali, quali ad esempio l’evidente prolungamento verso nord dell’antemurale, ed altrettanto palese è il mutamento negli anni del tipo di unità navali in transito nelle aree portuali di Civitavecchia.
Di seguito si elencano le principali modifiche apportate:
– riduzione dell’estensione complessiva dello schema di separazione del traffico (distanza ridotta di 0.9 miglia nautiche, passando da un raggio di 4 miglia ad uno di 3.08), in relazione alle navi, che attualmente scalano il porto, che differiscono dagli HSC (High Speed Craft) per i quali, nel 2003, era stato previsto un cono più lungo per garantire una sicura manovra di ingresso/uscita;
– adeguamento dello schema alle modifiche infrastrutturali del porto (prolungamento dell’antemurale) con conseguente traslazione verso nord del traffic separation scheme;
– ampliamento della zona di precauzione (di 0.45 miglia nautiche) finalizzato all’aumento del livello di sicurezza nelle manovre di ingresso/uscita dal porto, senza apportare cambiamenti all’attuale regolamentazione dell’attività di pesca ed alle modalità di attraversamento dello schema per le navi alla fonda.
L’aggiornamento, frutto di un’intensa attività di collaborazione e condivisione con il cluster portuale ed in particolare con la corporazione dei piloti, elemento chiave nella gestione delle manovre delle unità in ingresso/uscita, ha apportato diverse migliorie, la principale delle quali consiste nella restituzione agli usi civili del mare di un’area di 3.5 mi2, in una zona, peraltro, già caratterizzata da altre limitazioni (presenza torre petrolifera, condotta sottomarina, etc).
Fondamentale, nell’attività di predisposizione del nuovo schema, è stato, inoltre, il contributo fornito dell’Istituto Idrografico della Marina Militare che ha espresso un proprio parere tecnico-cartografico, necessario per la definitiva emanazione dell’ordinanza.
Quest’ultima entrerà in vigore nella seconda quindicina di maggio, a seguito della necessaria predisposizione della nuova edizione delle Carte e delle pubblicazioni nautiche interessate dalle modifiche, per sincronizzare l’avvio dell’applicazione del regolamento all’uscita delle pubblicazioni stesse.
Nell’ambito delle modifiche relative alla gestione del traffico marittimo nel porto di Civitavecchia, verrà poi contestualmente disciplinato l’avvio operativo del PMIS (Port Management Information System).
Come presentato in occasione della conferenza tenutasi presso il Forte Michelangelo lo scorso 12 febbraio, è stata implementata un’ unica interfaccia nazionale (cosiddetta single window), punto focale del sistema, sulla quale k convergeranno tutte le formalità amministrative, cui sono tenute le navi in arrivo e partenza, in interoperabilità con il sistema SafeSeaNet, per la condivisione delle informazioni con i paesi dell’Unione Europea. Tale interfaccia sarà, altresì, accessibile con tutte le piattaforme telematiche in uso alle altre Amministrazioni competenti (Autorità Portuale, Dogana, Polizia Marittima, Polizia di Frontiera).
Il software in parola, che sarà operativo nelle prossime settimane anche nel porto di Civitavecchia, consentirà, dunque, a tutti gli agenti marittimi l’espletamento a distanza di tutte le pratiche amministrative, che normalmente vengono svolte allo sportello, connesse all’arrivo/partenza delle navi (domanda di accosto, nota di arrivo, nota integrativa di partenza etc…..) nonché la gestione delle autorizzazioni per l’imbarco/sbarco e transito delle merci pericolose imbarcate sulle navi.
Le istanze provenienti dalle agenzie marittime e dagli spedizionieri per le pratiche amministrative saranno gestite, tramite un apposito programma installato presso gli uffici della Capitaneria di Porto, direttamente dalle sezioni competenti che potranno così rilasciare in modo del tutto informatizzato le autorizzazioni richieste, contribuendo allo snellimento delle pratiche amministrative in un contesto avanzato di e-governance.
Inoltre, il Port Management Information System consentirà di monitorare il traffico nelle acque portuali e di fornire in tempo reale alle amministrazioni operanti le informazioni relative all’arrivo/partenza ed al viaggio della nave in un quadro di condivisione dei dati PMIS a livello integrato nazionale.
Si tratta di un concreto e valido esempio di digitalizzazione delle procedure mirate allo snellimento dei processi, a disposizione dell’utenza e delle amministrazioni che operano nei vari comparti della portualità, che potrà così porsi sempre più all’avanguardia in un contesto di competitività di settore