CIVITAVECCHIA – “Confcommercio Roma ha riportato l ‘attenzione sul terziario incontrando i candidati a sindaco e ponendo questioni determinanti per lo sviluppo del commercio a Civitavecchia; ha recuperato ad un silenzio e ad una afasia incomprensibile dell’associazione cittadina.
Perché spesso si accusa la politica, altrettanto spesso ci si adegua ai comportamenti della politica. Per cui ,non essendo candidato, e quindi non per ragioni di visibilità, chiedo ai vari candidati di lanciare lo slogan: “il mercato ai mercatali”.
Come avviene in gran parte dei mercati italiani, le competenze amministrative/ organizzative dei mercati vengono, in accordo con il comune, affidati ai consorzi; che sono emanazione delle associazioni di categoria, integrano il ruolo delle associazioni di categoria.
Però gli operatori del mercato e i consorzi costituiti debbono decidere quale sarà il loro ruolo, quali saranno le loro richieste .
Ci sono consorzi che limitano il proprio ruolo alla gestione del rinnovo licenze, altri che sviluppano avvenimenti di qualità o individuano brand distintivi degli eventi, altri che sostengono la realizzazione di una rete di prodotti ,altri che promuovono la filiera del prodotto locale dalla produzione agricola artigianale alla distribuzione commerciale, altri organizzano fiere ,sagre ed eventi, programmano la pubblicità collettiva e la promozione. I consorzi debbono ipotizzare quale sarà il loro ruolo, quali competenze e farsi delegare dal comune.
I tempi ci sono ,perché credo la ristrutturazione del mercato diventerà la incompiuta più scandalosa di questa città.
Nel frattempo sarebbe necessario comprendere quanto il prolungarsi della ristrutturazione abbia inciso sui bilanci degli operatori del mercato ,e quanto dei flussi economici si sia spostato in altre strutture .
Perché vanno bene i turisti e il crocerismo, ma si tratta di piccole imprese che vivono del quotidiano, dei cittadini, che hanno bisogno di competere con grande e media distribuzione; senza parcheggi, senza arredo urbano, senza segnaletica, senza pulizia, senza un progetto definitivo e conclusivo che si attende da 15 lunghi anni, risulterebbe difficile a tutti poter competere.
E a questo la politica ,che non ha i tempi delle imprese, e la nuova amministrazione dovrebbe dare risposte immediate”
Tullio Nunzi