Giornata mondiale contro l’omofobia: vivere accettando le differenze

“Nella Giornata internazionale contro l’omofobia queste due semplici verita’ mettera’ conto enunciare ancora una volta: che l’umanita’ si compone di persone tutte diverse l’una dall’altra; e che tutte le persone sono eguali in dignita’ e diritti.
Regola aurea della morale e’ di agire nei confronti delle altre persone cosi’ come si vorrebbe che le altre persone agissero nei nostri confronti.
Rispettare la vita, la dignita’ e i diritti altrui e’ il primo dovere per la civile convivenza.
Ed il rispetto dell’altra persona e’ il contrario dell’indifferenza, e’ l’impegno all’aiuto reciproco, alla condivisione dei beni, alla promozione della liberta’ di ciascuno, della giustizia che e’ la condizione per la liberta’ di tutti, della solidarieta’ che riconosce la diversita’ delle scelte e delle condizioni e che reca piu’ aiuto a chi piu’ ne ha bisogno.
L’essere umano e’ relazionale: ogni io e’ in relazione con molti tu, ed ogni tu e’ a sua volta un io; l’umanita’ e’ il noi che comprende tutti gli esseri umani passati, presenti e venturi.
L’essere umano e’ coscienza e corpo, ed ha bisogno del pane, delle rose, del riconoscimento da parte degli altri esseri umani, di un mondo vivibile di cui essere abitatore e parte.
Nella Giornata internazionale contro l’omofobia riconosciamo la pienezza e l’infinita’ del bisogno d’amore e della capacita’ d’amore dell’umanita’, e riaffermiamo l’impegno ad opporci ad ogni violenza, l’impegno a volere il bene comune e ad agire per la felicita’ di tutti.
Vi e’ una sola umanita’.
E’ quindi dovere e diritto di ogni persona senziente, che pensa pensieri, che ascolta il suo cuore, di limpido sguardo e di volonta’ buona impegnarsi contro il fascismo, il razzismo, il maschilismo, l’omofobia, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le violazioni della dignita’ umana, contro tutte le violenze. La liberta’ e’ indivisibile. Ognuno e’ responsabile di tutto.
Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.”

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo.