ROMA – “Nell’era della globalizzazione e dei grandi flussi migratori è necessario un piano di intervento capillare, mirato e costante presso le stazioni metro e ferroviarie per arginare il riacuirsi di malattie infettive che sembravano debellate. Il continuo massiccio arrivo di profughi e di immigrati deve far ripensare completamente il concetto di salute pubblica nelle grandi città e i piani di sicurezza e di prevenzione ad oggi risultano completamente assenti. E’ chiaro che questo genere di malattie proliferano nella povertà e in condizioni igienico-sanitarie precarie ma i mezzi di trasporto, e in particolare quelli su rotaia, costituiscono una componente fondamentale, se non prioritaria, della trasmissione di patologie diffusibili”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della commissione Salute che questa mattina ha inviato una nota ufficiale al ministro dell’Interno, Alfano, e al ministro della Salute, Lorenzin, per chiedere di adottare “ulteriori misure in termini di sorveglianza, prevenzione e protezione collettiva necessarie per la riduzione dei rischi derivanti da patologie diffusibili”.
“Esiste il caso della Romanina e di Pietralata, a ridosso del parcheggio della stazione metro B di ponte Mammolo, ma anche di Anagnina, dove si riscontrano oggettivamente situazioni di grave rischio. Realtà dove vivono centinaia di immigrati, in condizioni di assoluta precarietà. Non si tratta di una questione di razzismo, ma di rassicurare tutti, anzitutto gli stessi immigrati. Gli italiani hanno comprensibilmente paura, quando sentono parlare di ebola e di Tbc quasi ogni giorno. La qualità della vita è data anche dalla serenità del quotidiano e su questo le Istituzioni hanno doveri precisi, anche per evitare di doversene pentire successivamente. Per questo propongo di attivare controlli massivi e costanti in tutte le realtà più a rischio oltre alle stazioni, dove avviene la maggior circolazione delle persone, anche presso i campi nomadi abusivi e attrezzati e i diversi centri occupati abusivamente dagli immigrati”, prosegue la nota.
“C’è massima fiducia negli operatori delle forze dell’ordine ma siamo ormai entrati in una fase straordinaria che non può escludere neanche misure drastiche e immediate come il trattamento sanitario obbligatorio, già ampiamente previsto all’estero e ipotizzato in più di un’occasione dalla Procura della Repubblica. E’ tempo di interventi fermi e spero che i buonisti della prima ora non diano voce alla loro consueta ipocrisia”, conclude Santori.