ANGUILLARA – “Fare gruppo con chi fino a ieri ci ha trattato come bersagli da tiro a segno? Preferiamo non perdere la nostra coerenza”.
I membri dell’associazione “Diritti Cittadinanza del Lago” spediscono così al mittente la richiesta effettuata dall’ex vicensindaco Cinque stelle, Giovanni Chiriatti, di lasciare alle spalle le divisioni tra i vari soggetti che vivono e operano nel quartiere di Ponton dell’Elce, per contrastare tutti insieme l’amministrazione anguillarina.
“Siamo consapevoli delle mancanze del Comune in questo quartiere – affermano dall’associazione – per questo motivo abbiamo anche proposto un’azione dimostrativa e da oltre un anno ci dedichiamo gratuitamente per la cittadinanza con lo «Sportello di ascolto e orientamento». Non possiamo però chiudere gli occhi e le orecchie davanti agli insulti e alle offese gratuite di chi qualcuno vuole scegliere come compagno di lotta. Anche sabato, mentre una responsabile presentava agli astanti la proposta della nostra associazione, questa veniva denigrata da qualche personaggio, già da noi censurato in passato, presso le autorità preposte per diffamazione. Non siamo disposti a unirci a chiunque, col rischio di fare la fine di Italo Balbo, ucciso dal «fuoco amico». Non siamo disposti a unirci agli analfabeti funzionali, e a chi in questi anni si è comportato illegalmente, non rispettando i diritti democratici e la legge. Non siamo disposti a farci contaminare da comportamenti scorretti di alcuni cittadini, che in questi anni si sono distinti in «giochi d’azzardo» nel nostro quartiere”.
“Per quanto riguarda la situazione del territorio – continuano i membri dell’associazione – negli ultimi mesi, è peggiorata rispetto al già carente standard del passato. Le interruzioni idriche hanno raggiunto una frequenza ormai pluriquotidiana, la flebile speranza di una definitiva sistemazione del centro sportivo è stata definitivamente affossata dalla scellerata scelta governativa di bloccare i fondi periferie, in cui rientrava la sistemazione dell’area. Lo stato delle strade è ormai intollerabile, se si escludono pochi brevi tratti risistemati dalla passata amministrazione, anche far riparare un lampione non funzionante in questo quartiere diventa un’avventura, che necessita di ripetute segnalazioni e settimane di attesa. Trasparenza amministrativa carente e rara presenza del Sindaco e della Giunta a Ponton dell’Elce”.
Sulla scelta degli alleati, l’associazione è lapidaria: “Ci alleeremo con tutti i cittadini che, come noi, vogliono rivendicare i propri diritti, senza dietrologie politiche. Non siamo però disposti a fare da testa d’ariete per quei «trombati» della vecchia e della nuova politica presenti nella nuova piazza di Ponton dell’Elce, che non cavalcano le lotte per una convinzione reale, ma solo per ricrearsi una verginità politica, e ripresentarci il loro faccione stantio alla prossima tornata elettorale”.
L’ultima considerazione è riservata all’organizzatore della manifestazione. “Doveva essere il giorno della partecipazione dei tanti uomini e donne rimasti al palo da molti anni, il giorno della rivincita anche di chi la politica ha continuato a (non) farla dai banchi di opposizione, ma senza riuscire nel salto di qualità, non affrontata nessuna problematica di Ponton dell’Elce. Ci chiediamo se il sig. Chiriatti si sia accorto che i nomi che balzano nelle dichiarazione fatte al microfono da lui stesso sostenuto sono i politici che hanno governato finora anche il suo quartiere. Assente, invece, l’intera Maggioranza, cioè chi governa questo Paese. Sono stati invitati? Oggi sentiamo che la riunione «non è stata organizzata al fine di una prossima candidatura». Forse è l’unica buona notizia della giornata. Probabilmente anch’egli ha compreso come, dopo aver sostenuto o essersi candidato con liste sempre più pittoresche e meno utili, e che lui stesso ha portato questa Giunta a governare Anguillara Sabazia, è giunto il momento di tenersi a debita distanza dalle urne, e probabilmente questa cosa l’hanno capita anche le 250 persone che gli hanno dato la preferenza all’ultima tornata, considerato il fatto che, se si escludono attuali consiglieri comunali, ex consiglieri e gente che si era presentata alla stessa carica in passate elezioni, genitori che erano in piazza per far giocare i figli, gli «afecionados» si possono contare sulle punta delle dita”.