CERVETERI – Nell’ambito del Piano di Zona, grazie alla costruzione di una rete territoriale tra gli Assessorati ai Servizi Sociali dei Comuni di Cerveteri e di Ladispoli e due realtà associative già attive sul territorio, La Metaformosi di Ladispoli e Senonoraquando di Cerveteri, la collaborazione della Asl RmF e il contributo della Regione Lazio, sono stati aperti due Sportelli d’Ascolto dedicati alle donne di qualsiasi nazionalità ed età che sperimentano situazioni di disagio psicologico o problemi familiari. Un progetto dedicato alle donne in generale e alle madri in particolare, per il rispetto e la tutela dei Diritti.
Gli Sportelli d’Ascolto sono già attivi: uno nel territorio di Cerveteri, uno nel territorio di Ladispoli. Vi si possono rivolgere tutte le donne che sperimentano situazioni di solitudine, maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, economica e sessuale. La finalità è quella di promuovere le pari opportunità tra uomo e donna, il benessere e la valorizzazione delle esperienze, la costruzione di consapevolezze e di progetti di vita concreti, per sé e per il proprio nucleo familiare.
Questi sono gli obiettivi condivisi dal gruppo Donne in Cerchio, costituito dalle operatrici e dalle volontarie, insieme alle due Amministrazioni comunali che proseguono la già avviata collaborazione in ogni settore delle politiche sociali, garantendo in questo modo la continuità e la prossimità di servizi essenziali.
Il nuovo servizio è stato presentato ieri, venerdì 15 novembre, a Cerveteri, in una Sala Ruspoli davvero gremita e partecipante. Sono intervenuti con parole sentite e non di circostanza il Sindaco Alessio Pascucci e l’Assessore alle Politiche alla Persona Francesca Cennerilli per il Comune di Cerveteri, l’Assessore alle Politiche Sociali Roberto Ussia per il Comune di Ladispoli, la Coordinatrice del Piano di Zona distrettuale Mara Caporale, il Presidente dell’Associazione La Metamorfosi Sabrina Sabellico e il Presidente di Se Non Ora Quando Cerveteri Anna Maria Miceli.
I due sportelli resteranno aperti per un giorno a settimana ognuno grazie alla disponibilità di due psicologhe e sei volontarie debitamente formate. Le equipe saranno quindi formate dalla coppia psicologa/operatrice volontaria, con il compito di accogliere, informare, orientare e fornire sostegno psicologico e relazionale.
Ma il progetto non si ferma ai due sportelli territoriali. Sono infatti previsti due percorsi di educazione all’affettività che si terranno presso gli istituti superiori Enrico Mattei di Cerveteri e Sandro Pertini di Ladispoli.
“La sessualità comporta un grado di intimità che spesso gli adolescenti affrontano animati da curiosità e desiderio di conoscersi e che limitano alla sfera corporea – chiarisce la mission di questo progetto – tuttavia riteniamo che le ragazze e I ragazzi vadano soprattutto educati al riconoscimento e all’espressione dei loro sentimenti, alla condivisione della loro emozionalità, all’assunzione di un’identità di genere sana e consapevole, ad intraprendere la relazione di coppia nell’ottica del rispetto e della promozione della crescita individuale e dell’altro. Gli incontri nascono dall’intento di proporre alle ragazze e ai ragazzi l’occasione di un confronto con le psicologhe coinvolte nel progetto, al fine di sciogliere perplessità o dubbi, problematicità o semplici domande, inerenti al tema della differenza di genere”.
Lo strumento scelto per affrontare questo particolare aspetto formativo è il Cineforum. Attraverso la rappresentazione cinematografica si vuole sollecitare il dialogo e motivare i ragazzi e le ragazze a raccontare, e a raccontarsi, con maggiore libertà.