CERVETERI – Nella seduta del Consiglio comunale di Lunedì 19 maggio, l’Amministrazione comunale di Cerveteri è chiamata ad illustrare alla cittadinanza le proprie proposte sul tema della Imposta Unica Comunale, meglio conosciuta come IUC.
“Abbiamo fatto un enorme, complesso e faticoso lavoro – ha detto Giuseppe Zito, Vicesindaco a Assessore alla Programmazione del Comune di Cerveteri – per adeguarci all’ennesima normativa dettata dal Governo in tema di pressione fiscale. Mi risparmio di ribadire le solite, ma sempre più aspre, critiche nei confronti di una situazione che appare sotto ogni punto di vista ridicola: tanto per la condizione di estrema incertezza di cui tutti noi, Cittadini e Amministratori, siamo vittime, sia per il ruolo sempre più marginale riservato ai Comuni nelle scelte in materia fiscale. Tuttavia, i regolamenti e le aliquote che presenteremo lunedì rappresentano l’esito di un lavoro eccellentemente portato avanti grazie alla collaborazione degli Uffici comunali e con la condivisione della Maggioranza. Un lavoro che mette in campo tre principi fondamentali: non far pagare ai cittadini più di quanto pagavano con il vecchio sistema IMU; garantire il diritto all’abitare; difendere e non tagliare i servizi che già sono in equilibrio precario”.
Nell’ultima seduta del Consiglio comunale (lunedì 5 maggio) l’Amministrazione ha presentato il Rendiconto della gestione finanziaria per l’anno 2013, dove viene confermata la solidità della finanze del Comune, con un corposo avanzo di amministrazione, seppur in parte vincolato, e nessun debito fuori bilancio.
In Aula ha relazionato il Vicesindaco Giuseppe Zito: “Riguardo le limitazioni di spesa, e quindi l’impossibilità di avviare le opere pubbliche di cui la città necessità, abbiamo già lanciato più volte l’allarme. Sarà bene far sapere ai Cittadini che il Governo non solo scarica sulle Amministrazioni Locali l’incombenza di alzare la pressione fiscale ma continua a mantenere assurdi artefici contabili al fine di assicurarsi l’invarianza del proprio gettito. Nel 2013 il gettito IMU è passato dagli 8,5 milioni di euro del 2012 ai 6,5 milioni di euro, con una perdita secca di 2 milioni di euro. Inoltre, a fronte dei 12,7 milioni di IMU versati dai cittadini del comune di Cerveteri, lo Stato ha trattenuto 6,1 miilioni di euro per alimentare il fondo di solidarietà comunale 2013: un escamotage per ridistribuire ad altri Comuni, che spesso hanno finanze molto meno solide del nostro, risorse dei nostri cittadini”.
“Ciò che desta più preoccupazione – ha commentato Giuseppe Zito – è che lo Stato recupera direttamente e forzatamente le somme di sua spettanza, e lascia al Comune l’onere di recuperare le evasioni fiscali. È chiaro che con il passare del tempo queste norme influiranno in modo assolutamente negativo non solo sulla competenza finanziaria dei Comuni, che ci impone delle scelte obbligate in materia fiscale, ma anche sulle possibilità di cassa”.
“I cittadini fanno già estrema fatica a pagare le tasse e anche la nuova IUC va nella direzione di chiedere ai Sindaci di sottrarre risorse ai cittadini non per garantire i servizi ma per coprire i tagli. La situazione degli Enti locali è drammatica. In moltissimi comuni non si riescono più a garantire neanche i servizi essenziali. È tempo che lo Stato restituisca dignità agli Enti Locali. È dai Comuni che può ripartire l’economia, è dai Comuni che si ricostruisce il tessuto democratico e che si riconquista la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. I sindaci d’Italia sono oggi relegati al ruolo di liquidatori fallimentari, senza alcuna capacità di spesa, ma costretti a fare gli esattori delle tasse per conto dello Stato. È evidente a tutti che il problema della finanza pubblica sta altrove, serve il coraggio di far pagare la crisi a chi l’ha prodotta perché i cittadini non ne possono più!”.