TARQUINIA – Il mese di Agosto non è solo il mese delle vacanze ma anche il mese che ANAS ha scelto per presentare il nuovo progetto della Orte – Civitavecchia per la tratta Monte Romano – Tarquinia.
Con scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni per la VIA al 2 Settembre, le associazioni ambientaliste e tutti i comitati di cittadini, allertati in extremis, hanno presentato in tempo le loro osservazioni e messo in elenco tutte le criticità del progetto preliminare.
Scoprire il nuovo tracciato presentato da Anas per gli ultimi 18 km da Monte Romano a Tarquinia è stata una vera e propria doccia fredda per tutti gli abitanti e le aziende agricole e agrituristiche della Valle del Mignone. Infatti l’attuale progetto trasferisce il tracciato molto più a Sud rispetto al progetto approvato nel 2007 ed esattamente nella valle del Mignone, con una spesa prevista di molto inferiore (quasi dimezzata) ma con un tracciato che conta ben 9 viadotti che deturperebbero una valle rimasta pressoché incontaminata.
Le osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente sono state firmate da Italia Nostra e dal Forum Ambientalista, entrambe associazioni di tutela ambientale riconosciute dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 6, comma 9 della legge 349/86, dal Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) – sezione di Tarquinia, dal Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia, e da tantissimi abitanti e aziende agricole e agrituristiche della zone di Montericcio e della Valle del Fiume Mignone.
In sintesi si contestano ad ANAS i criteri di scelta del tracciato preliminare, selezionato dopo aver messo a confronto 3 tracciati alternativi, tra cui il tracciato definitivo approvato dal CIPE e poi scartato visti gli elevati costi di realizzazione. Nonostante ANAS si sia affidata ad un’Analisi Multicriteri che prende in considerazione tutti gli aspetti in questione (programmatico, progettuale, ambientale e archeologico) di fatto il tracciato selezionato risulta essere semplicemente il meno costoso.
Si è scelto di privilegiare una logica legata ai costi non considerando altresì come costi le ricadute negative sull’ambiente, sulla fauna, sulla flora, sulla sicurezza idrogeologica, sullo sviluppo di un turismo sostenibile. Non è possibile infatti quantificare i danni permanenti ed irreversibili che la distruzione di una valle millenaria, con aree di pregio naturale, storico e archeologico inserita nella Rete Natura 2000 come zona ZPS, porterebbe.
Inoltre il tracciato selezionato è l’unica tra le alternative prese in considerazione che si sviluppa in prossimità di un fiume e della sua piana alluvionale e, nonostante i previsti interventi di mitigazione, risulta difficile quantificare i danni e i costi derivanti dalle possibili inondazioni, gli smottamenti e le frane.
Per quanto sopra esposto, è ferma convinzione degli scriventi che il tracciato selezionato, nonostante le risultanze finali elaborate dall’ANAS, sia il più impattante e vada per questo escluso.
A seguito dell’incontro pubblico convocato dall’Amministrazione comunale il giorno 8 settembre, durante il quale è emersa posizione unanime di dissenso alla proposta di tracciato e la volontà di sostenerne uno alternativo che arrechi minor danno al territorio, le osservazioni sono state inviate anche al Comune di Tarquinia per chiedere che vengano integrate nella documentazione che il Comune sta predisponendo ai fini della conferenza dei servizi per la localizzazione della superstrada Orte – Civitavecchia ai sensi del DPR 163 del 2006, prevista per il 15 Settembre pv.
Ci aspettiamo che l’Amministrazione Comunale di Tarquinia continui a tenere informati i cittadini, comitati e associazioni coinvolti nell’incontro di cui sopra, con incontri e trasparenza sui prossimi passaggi amministrativi delicati e importanti come la conferenza dei servizi.
Da parte dei firmatari delle osservazioni ci sarà la massima disponibilità per tutte le iniziative che saranno necessarie per la salvaguardia di Tarquinia e della Valle del Mignone.
Italia Nostra – Forum Ambientalista – CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) – sezione di Tarquinia – Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia – aziende agricole e agrituristiche della zone di Montericcio e della Valle del Fiume Mignone.