VITERBO – Sono 31 le imprese della Tuscia e di Civitavecchia ammesse ai contributi a fondo perduto Inail per la sicurezza sul lavoro grazie all’assistenza di CNA Sostenibile. Tutte insieme movimenteranno investimenti per 3 milioni e 600mila euro, buona parte dei quali, 2 milioni e 100mila euro, arriveranno direttamente dall’Inail.
“In questi mesi, gli esperti di CNA Sostenibile hanno seguito 70 progetti, mettendo le imprese nella condizione di partecipare al bando Inail. Circa la metà hanno ottenuto l’ammissibilità ai finanziamenti. Davvero un buon risultato, considerato, tra l’altro, che nel Lazio un terzo delle domande inserite per via telematica (click day), 584 su 1.634, sono risultate in posizione utile per l’accesso ai contributi”, afferma Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. Come è noto, i finanziamenti (l’importo massimo concesso è pari al 65 per cento delle spese ammissibili, con un tetto di 130mila euro) sono assegnati, fino ad esaurimento dei fondi, in base all’ordine cronologico di arrivo delle richieste. Stavolta il via all’inserimento on-line è stato dato alle ore 16 del 29 maggio: hanno avuto la meglio gli imprenditori che sono riusciti ad effettuare l’invio entro i primi cinque secondi.
Le risorse concorreranno a realizzare gli investimenti finalizzati alla tutela della salute e alla prevenzione degli infortuni; l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti indicati dalla normativa attuale.
“Rispetto alla precedente edizione del bando, è aumentato il numero delle imprese assistite dal nostro sistema che beneficeranno dell’opportunità offerta dall’avviso pubblico Inail. Lo staff di CNA Sostenibile accompagnerà ora gli ammessi nelle prossime fasi di realizzazione dei progetti, garantendo notevole professionalità e competenza. La partecipazione elevata all’iniziativa Inail evidenzia -conclude Melaragni- l’impegno della nostra imprenditoria per garantire la tutela della salute e della sicurezza di chi lavora”.