“Ricevere questo importante riconoscimento – commenta l’assessore l’ambiente Federico Cruciani – è un risultato straordinario, frutto del percorso intrapreso e degli ottimi risultati ottenuti. Un grande lavoro di squadra tra cittadini, dipendenti comunali e amministrazione. Infatti, se è vero che come amministratori abbiamo creduto nella necessità di lavorare sull’organizzazione della raccolta rifiuti, migliorandola e potenziandola progressivamente anche con l’introduzione del monitoraggio puntuale dei rifiuti prodotti, non possiamo che riconoscere sia il fondamentale lavoro dei dipendenti comunali, sia l’indispensabile attenzione giornaliera dei cittadini nei confronti delle buone pratiche ambientali, così come il regolare svolgimento del servizio di raccolta da parte degli operatori dell’impresa affidataria. Inoltre ringraziamo Legambiente e Regione Lazio per questo premio che è, innanzitutto, un attestazione di merito per il lavoro svolto e un incoraggiamento per il necessario miglioramento futuro a cui noi tutti puntiamo”.
“Siamo orgogliosi di questa attestazione – aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti – arrivata in seguito a un lungo lavoro sulla raccolta differenziata e sulle buone pratiche, a partire dal monitoraggio puntuale partito proprio nel 2019. Produrre una quantità minore di rifiuto secco indifferenziato si sta infatti rivelando una sfida che tutti i cittadini hanno accettato e vinto. I buoni dati consuntivi del 2019 e finora anche del 2020 dimostrano che le novità introdotte all’inizio dello scorso anno hanno rappresentato una vera e positiva rivoluzione, condivisa proprio con i cittadini; un disegno organico volto a migliorare il sistema nel suo complesso a tutto vantaggio dei vitorchianesi”.
“Oltre a tutelare l’ambiente, tutelare il nostro territorio e rispettare le regole – conclude Grassotti – tutto questo ha permesso anche di contenere gli effetti negativi dell’aumento dei costi di conferimento in discarica aumentati, per unità di peso, del 30% nel 2019 per la frazione di rifiuto secco e indifferenziato e del 13% per la frazione dell’umido organico; il risultato è un PEF rifiuti che, nonostante anche i nuovi metodi di calcolo il posto da ARERA con l’introduzione di nuove partite contabili, risulta in calo rispetto a quello dello scorso anno“.