FIUMICINO – Sabato mattina, nonostante la pioggia, abbiamo per l’ennesima volta ribadito con un presidio a Maccarese la nostra richiesta di fermare il transito dei Tir dell’AMA nel centro abitato. Lo abbiamo fatto per tante ragioni, quelle che sosteniamo da mesi e che prima o poi vinceranno sul silenzio delle Istituzioni e sull’ignoranza di chi, incoscientemente, sottovaluta l’impatto sulla sicurezza stradale, sulll’inquinamento, sulla qualità della vita dei residenti, derivanti passaggio dei 50/60 TIR dell’AMA per 6 giorni a settimana. Ogni giorno, da venti mesi a questa parte a Maccarese, in pieno centro abitato transitano “allegramente”, spercolando e seminando sacchetti sulla strada ad ogni curva e dosso, questi bestioni diretti all’impianto AMA di via Tre Denari per depositarvi il loro carico di 360 t/g di rifiuti romani.
Le strade sono di limitate dimensioni, in gran parte sprovviste di marciapiedi, prive di segnaletica adeguata, i controlli inesistenti, il passaggio di questi TIR crea quotidianamente situazioni di estremo pericolo, quelle che purtroppo nel nostro comune ci hanno costretto a piangere già troppe volte e non per caso in Via Geminiano Montanari è in vigore il divieto di transito ai camion oltre 15 tonnellate; qui invece ne passano alcuni che a pieno carico superano le 40 tonnellate.
Poi c’è lo smog, la puzza, quella forte e acre che ti costringe in casa a finestre chiuse anche in piena estate, c’è lo schifo che vedi per terra, quella pellicola nera e viscida che si deposita sull’asfalto tutte le volte che un TIR perde percolato, poi c’è la considerazione, amara ma non rassegnata, che forse di questo problema non se ne voglia prendere carico nessuno: siamo sudditi di Roma e la capitale non può fare la fine di Napoli!
Il Comune tace, non sappiamo cosa stia facendo, se stia elaborando l’ordinanza contingibile ed urgente che abbiamo richiesto a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità, se stia per adottare altra efficace misura, se stia trattando con AMA.; vogliamo interpretare la visita della Presidente del Consiglio Comunale Michela Califano e della Consigliera Erica Antonelli, come la testimonianza che non siamo stati dimenticati, ma qui servono soluzioni, atti concreti.
C’è chi ci vorrebbe zitti, muti e avvelenati, ci vogliono abituare a guardare dall’altra parte, ad accettare passivamente tutto il peggio possibile, a metterci gli uni contro gli altri, ad ignorare il problema del vicino e di pensare egoisticamente solo a noi stessi. Non ci stiamo!
Sarà che qui a Fiumicino in molti ci siamo stancati di mandare giù la dose giornaliera di veleno dell’aeroporto, della discarica di Malagrotta, dell’inceneritore di Ponte Malnome, del biogas di Benetton, dell’impianto AMA di Tre Denari…ci siamo anche stancati della dose avvelenata che da quasi due anni ci viene somministrata tutti i giorni da questi TIR pieni di monnezza. Sabato è stata solo una delle tappe di questa battaglia che stiamo portando avanti da mesi, continueremo a protestare, fino alla soluzione del problema, verificando nel frattempo anche la possibilità di azioni legali dirette verso i responsabili di questo vergognoso stato di cose.
Comitato Rifiuti Zero Fiumicino