VITERBO – “Ho provato in questi giorni fortissime emozioni, assistendo allo straordinario trasporto della macchina di Santa Rosa e respirando l’atmosfera magica della città di Viterbo”. Così si esprime il Presidente della Provincia Mauro Mazzola all’indomani della tradizionale festa che, come ogni anno, ha catalizzato i riflettori di tutta Italia sul capoluogo della Tuscia.
“Sono molto felice dell’accoglienza che mi è stata rivolta come presidente della provincia – prosegue Mazzola – Il 27 agosto ho partecipato con entusiasmo alla tradizionale cena dei facchini. Per vivere allo stesso modo dei viterbesi questo momento, ha fatto la fila, sono stato accanto a loro, scambiando opinioni e commenti. Volevo fare mie le loro emozioni, perché sono emozioni vere. È stato facile sentirsi uno di loro e non mi aspettavo di essere ringraziato pubblicamente, solo per essermi comportato come chiunque altro (anche visto il fine benefico della serata), quando invece ero io a essere riconoscente e a dover ringraziare per le sensazioni provate. Sono riconoscente a Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini, per avermi invitato al ritiro ,facendomi stare a stretto contatto con i facchini e dandomi la possibilità di sentire le loro sensazioni nell’attesa del trasporto (una sfida fatta di concentrazione, fatica e coordinazione), nonché a partecipare al ‘giro delle sette chiese’. Un sentito ringraziamento lo rivolgo all’ideatore della nuova macchina, Raffaele Ascenzi, al costruttore, Vincenzo Fiorillo, e al loro staff, che mi hanno ricevuto con grandissima cordialità al cantiere, dove si stava allestendo quella che è una vera e propria opera d’arte, straordinaria per bellezza e imponenza. Il mio più vivo encomio va infine alle istituzioni, alle forze dell’ordine e a chi, ‘dietro le quinte’, ha fatto in modo che tutto funzionasse alla perfezione la sera del 3 settembre. Sera che non è possibile descrivere con le parole, perché si deve solo vivere”.