LADISPOLI – Nasce a Ladispoli la cellula dell’Associazione Luca Coscioni, intitolata a Maurizio Bellotti, grazie alla determinazione di Nadia Bellotti e Martina Paoli, che ne hanno promosso la fondazione. Questa nuova realtà, destinata a coprire l’intero litorale di Roma Nord, avrà come tema centrale la difesa dei diritti civili e la libertà di scelta, rappresentando un punto di riferimento per la comunità locale.
La nuova cellula si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per chiunque voglia informarsi, confrontarsi e promuovere i temi cari all’Associazione Luca Coscioni, che da anni si batte per la libertà di scelta, la difesa dei diritti civili e la diffusione di un’informazione scientifica e laica.
L’iniziativa nasce dall’esperienza personale di Nadia Bellotti e della sua famiglia, che ha vissuto in prima persona la difficoltà di accedere a un trattamento di fine vita dignitoso. “Ho promesso a mio padre che avrei fatto il possibile affinché il minor numero di persone possibile dovesse sopportare lo stesso dolore e senso di impotenza”, racconta l’attivista. Da quel dolore, insieme al fratello Claudio e alla madre, ha tratto la forza per impegnarsi attivamente in questa battaglia, con l’obiettivo di diffondere consapevolezza sui diritti civili già esistenti, ma spesso ignorati.
La cellula di Ladispoli avrà il compito di organizzare attività informative e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni fondamentali legate ai diritti e alla dignità umana. Tra i temi principali delle sue iniziative spiccano:
- Disposizioni anticipate di trattamento (DAT): il diritto di ogni cittadino di esprimere le proprie volontà riguardo ai trattamenti sanitari, affinché vengano rispettate in caso di incapacità futura di decidere.
- Eutanasia e fine vita: il diritto individuale di scegliere come e quando terminare la propria vita in situazioni di sofferenza insostenibile o malattie irreversibili.
- Aborto e diritti riproduttivi: la tutela del diritto delle donne di decidere liberamente sul proprio corpo, con accesso sicuro e garantito all’interruzione di gravidanza.
- Ricerca scientifica: il sostegno a una ricerca libera, inclusa quella sulle cellule staminali embrionali, contrastando qualsiasi censura ideologica che rallenti il progresso scientifico e medico.
- Diritti dei disabili: la lotta per l’inclusione e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, garantendo pari opportunità e abbattendo le barriere fisiche, culturali e sociali.
- Fecondazione assistita: l’associazione si batte da anni contro i divieti imposti dalla legge 40/2004, che limitano l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita in Italia. Restano ancora esclusi single, coppie dello stesso sesso, e persistono i divieti di gestazione per altri e di donare embrioni alla ricerca. Inoltre, molte tecniche non sono gratuite o rimborsate, creando disuguaglianze di accesso.
In un contesto nazionale caratterizzato da dibattiti accesi su questi temi, la presenza di un gruppo attivo sul territorio offrirà uno spazio di confronto razionale, basato sul rispetto delle libertà individuali e dei diritti umani.
Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, attivista affetto da SLA, l’Associazione si distingue per il suo impegno nella difesa del diritto alla scienza e nella promozione di una bioetica che mette al centro la dignità della persona e la libertà di scelta. Le sue battaglie spaziano dalla legalizzazione dell’eutanasia alla difesa della ricerca scientifica libera e dei diritti delle persone con disabilità.
Con la nascita della cellula di Ladispoli, l’Associazione rafforza la propria rete territoriale. Nadia, Martina e gli altri attivisti si propongono di trasformare la città in un modello di libertà, dove i diritti civili non siano solo un concetto teorico, ma una pratica quotidiana.
Il gruppo territoriale parteciperà al XXI congresso dell’Associazione, che si terrà a Roma il 12 e 13 ottobre. A breve sarà organizzato un incontro pubblico per la sua presentazione. Le attività della cellula possono essere seguite sulla pagina social “Associazione Luca Coscioni Cellula di Ladispoli”.