SANTA MARINELLA – Dalla sezione Anpi Antonio Margioni di Santa Marinella riceviamo e pubblichiamo:
“Lunedì 21 dicembre 2020 il Consiglio Comunale di S. Marinella ha discusso e approvato, con un solo voto contrario, la mozione presentata dai consiglieri Ricci e Calvo, di intitolare una strada a Norma Cossetto. Non sappiamo se la questione sia stata esaminata per competenza dalla consulta degli ex sindaci, come è stato assicurato dal Sindaco Tidei, più che favorevole alla proposta.
Le sezioni ANPI di Civitavecchia e di S. Marinella ritengono importanti, a questo proposito, alcune riflessioni.
La prima è che ogni tragica morte suscita orrore e Norma Cossetto, per la sua drammatica fine, durante una rivolta antifascista scoppiata in Istria all’indomani dell’8 settembre del 1943, merita di essere rispettata e ricordata. Rispettata deve essere anche la verità storica, diversa da quella sbandierata. Norma Cossetto studentessa universitaria era esponente del GUF (Gioventù Universitaria Fascista) in Istria ed era figlia di Giuseppe Cossetto, segretario del fascio del Comune di Santa Domenica di Visinada, già podestà di quel Comune ed ex Commissario governativo delle Casse Rurali della Provincia d’Istria, tramite le quali centinaia di contadini slavi dell’Istria furono espropriati delle loro terre. Detto questo dato puramente storico, non ci sono testimonianze di alcun genere su come fu assassinata e da chi la giovane Cossetto, né se fu violentata e il suo corpo straziato. Solo la propaganda nazista prima e quella fascista dopo hanno fatto di questa povera ragazza un emblema, una bandiera da sventolare per opporre un loro martire alle svariate centinaia vittime civili della violenza nazifascista.
Le sezioni Anpi di Santa Marinella e di Civitavecchia, dichiarano il loro massimo rispetto per tutte le vittime della guerra e dunque anche di Norma Cossetto, peraltro già insignita dal Presidente della Repubblica Ciampi, su proposta del deputato Franco Servello e di altri esponenti di Alleanza Nazionale, della Medaglia d’oro al merito civile. Eppure non dimenticano che non è stato dato seguito alla richiesta della sezione ANPI “A. Margioni” di S. Marinella di intitolare il parco denominato “giardino botanico” alla Resistenza. Non si vuole adombrare il sospetto che il sindaco Tidei abbia preferito omaggiare una vittima fascista piuttosto che ricordare la Resistenza, grazie alla quale l’Italia si è riscattata da un ventennio di ignominie, e sulla quale si saldano i valori costituzionali della Repubblica italiana.
L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani ritiene doveroso ricordare tutte le vittime, italiane e straniere, cadute tra il 1943-45 e ritiene necessaria una riflessione pacata e serena sull’insieme delle stragi e sull’intero contesto storico di quegli anni, compresa la complessa situazione dei “Confini orientali” ed il successivo Esodo.
La tragedia delle Foibe va affrontata con serietà storiografica, valutando tutti gli elementi compresi i delitti ed ai guasti compiuti dal fascismo in quelle zone a partire dal 1920 a danno di una comunità plurilinguistica e multietnica.
Non è infatti un caso che le leggi razziali in Italia siano state annunciate da Mussolini proprio dall’Università di Trieste nel 1938 e non è un caso che l’unico capo di sterminio, la Risiera di S. Sabba, si trovi a Trieste.
La memoria è un valore in sé e va considerata tra gli elementi fondanti di una comunità. Per questo sono importanti commemorazioni e celebrazioni ma si impone qualcosa di ancora più forte sul terreno della conoscenza e della riflessione.
A Santa Marinella esiste un parco intitolato alle Foibe, non sarebbe doveroso intitolare un parco alla Resistenza?”.
Sezione Anpi Antonio Margioni di Santa Marinella