“Sull’acquedotto Ciogli continua a prendere in giro i cittadini”

fogna cerveteriCERVETERI – Abbiamo letto le Bugie di Ciogli, il quale, mentre è costretto dalle istituzioni a mettere a posto la schifosa situazione idrica e ambientale del comune di Cerveteri, pensa di abbindolare i cittadini con i soliti giri di parole in politichese. Infatti anche in questo frangente il sindaco Ciogli non si smentisce: continua a prendere in giro l’intelligenza dei Cittadini!
“…Il Manganello è una fogna, allarmanti i risultati dei 4 prelievi effettuati dall’Arpa lungo i fossi…”  Così, la prima pagina dei quotidiani informavano i cittadini di Cerveteri nel mese di Agosto del 2009, un “ Buongiorno” di cui la signora Bruna Di Berardino ne era già al corrente, poiché il suo capillare lavoro riguardante la situazione idrica e ambientale iniziato nel 2006, non si era fermato. Infatti, nel 2008 a seguito delle dichiarazioni della Di Berardino pubblicate dai giornali e da emittenti televisive, la popolazione ceretana iniziò a chiedere al sindaco se l’acqua era potabile o no, e lui, senza nessun pudore, tranquillizzava i cittadini con: “L’acqua è potabile, però si consiglia di non farne un uso diretto”.  Furono queste affermazioni del sindaco, che spinsero la Di Berardino a consegnare una denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia (con successive integrazioni), e solo dopo questa azione coraggiosa,  l’Acea Ato 2 e il sindaco Ciogli furono obbligati a terminare i lavori  e cioè: attivarono la conduttura di via Lombardia  (angolo via F. Rosati) al fine di miscelare l’acqua con valori troppo alti di arsenico e fluorite con l’acqua che arriva dal Peschiera, unico pezzo mancante del lavoro già pronto dal 2003. Le richieste della Di Berardino, al fine di ristabilire una situazione idrica nel rispetto della legalità, si fecero più insistenti perché nella conferenza dei sindaci con Acea Ato2, il Presidente della Provincia Zingaretti  presentò quattro punti programmatici in merito alla gestione della rete idrica dei 112 Comuni del territorio Provinciale che dovevano fare capo all’Ato2; Zingaretti era anche il Presidente di Ato2, e dichiarava che non solo non ci sarebbe stato l’aumento delle tariffe idriche per l’uso domestico, ma Ato2 poteva beneficiare per il prossimo triennio di un incremento degli investimenti sulla rete e sul servizio da 250 a 318 milioni di euro, una crescita e un miglioramento della gestione del rapporto con Acea e l’unificazione della tariffa per tutti i Comuni facenti parte dell’Ato2. Oggi Ciogli, ricomincia con i soliti discorsetti in lingua politichese, mente sulla situazione della fossa di accumulo di Cerenova e sui dati del depuratore, ci dispiace solo che alcuni cittadini, ancora vogliono credere a questo sindaco esclusivamente per partito preso, anche, e sopratutto a danno dei loro figli.

Il Gruppo de La Destra Cerveteri