CIVITAVECCHIA – Molto positivo è risultato l’esito dell’incontro avvenuto stamane nella Casa Circondariale di via Aurelia tra la delegazione dell’Osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria, coordinata dal dr. Libianchi, quale rappresentante del Presidente della Regione, ed i vertici della Asl Roma F alla presenza del Direttore degli Istituti di pena D.ssa Sergi.
Nell’incontro sono stati affrontati tutti gli aspetti operativi della medicina penitenziaria coordinati dall’Azienda Sanitaria e le strategie di intervento che la stessa azienda ha messo in campo negli ultimi mesi per migliorare l’assistenza sanitaria nei due Istituti di pena civitavecchiesi.
“Abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando – ha precisato il dr. Quintavalle – su due filoni complementari: l’adeguamento delle strutture sanitarie interne con conseguente ammodernamento delle dotazioni strumentali e infrastrutturali, e l’implementazione di più funzionali protocolli sanitari attraverso le sinergie con il Dipartimento di Prevenzione, il Dipartimento di Salute Mentale, il Coordinamento Ser.T. per le tossicodipendenze, il Dipartimento Materno Infantile e le Unità Operative di Chirurgia Generale e Medicina Interna. Alcuni risultati sono già visibili ed apprezzabili ma il nostro impegno è ‘in progress’ per assicurare una risposta efficiente ai bisogni di salute di quel particolare target di popolazione rappresentato dai detenuti.”
“L’azione della Asl in questa struttura è risultata importante e significativa – ha commentato al termine dell’incontro il dr. Sandro Libianchi – la ristrutturazione dell’infermeria interna, l’assegnazione di personale supplementare, l’aumento della medicina specialistica e la copertura nelle 24 ore della guardia medica interna ci hanno ben favorevolmente impressionato.”
“I detenuti – ha concluso successivamente il Direttore Generale dr. Squarcione –sono comunque visti come cittadini che hanno eguali diritti di ricevere un’assistenza sanitaria qualificata, pronta ed efficace. Stiamo lavorando anche sul versante della prevenzione, come per Tbc, patologie ginecologiche e alimentazione, al fine di intervenire precocemente e dare senso compiuto al concetto prioritario di tutela assistenziale in ambito fisico ed ancor prima psicologico. E’ per noi uno sforzo notevole sia per condizioni che per risorse disponibili ma per quanto ci riguarda continueremo a fare il possibile per questa quota di cittadini la cui salute, sia sul piano della promozione che della tutela, è oggi affidato all’intervento delle Asl”.