CIVITAVECCHIA – Stanno alimentando un acceso dibattito i video social di alcuni imprenditori di Lungomare Thaon de Revel che lamentano ritardi o dinieghi da parte del Comune in merito alle autorizzazioni per locali e stabilimenti in questa estate 2024. “Ci hanno costretti a non aprire” il coro unanime dei commercianti, che imputano proprio agli uffici di Palazzo del Pincio la mancata apertura degli stabilimenti e l’assenza di animazione sul Lungomare. Sia a Piazza Betlemme che sul Pirgo e sulla spiaggia lato sinistro dell’isolotto, infatti, quest’anno tutto tace.
Ma è veramente colpa degli uffici comunali? La risposta, a giudicare dal procedimento penale aperto dalla Procura di Civitavecchia, sembrerebbe dare un’altra versione dei fatti. Dopo gli eccessi degli scorsi anni, e a seguito degli esposti presentati da numerosi residenti e dal Comitato di quartiere, è stata infatti avviata una indagine che ha portato lo scorso 24 giugno alla citazione in giudizio, da parte del Pubblico Ministero Marina Mannu, di ben otto esercenti del Lungomare Thaon de Revel. Diverse e molteplici le ipotesi di reato contestate: schiamazzi, disturbo della quiete pubblica a mezzo di strumenti sonori, occupazione abusiva del suolo pubblico, organizzazione non autorizzata di eventi musicali, somministrazione al pubblico non autorizzata di cibi e bevande. Un quadro di presunte gravi irregolarità che restituisce un quadro piuttosto diverso da quello rappresentato da alcuni imprenditori attraverso i loro video social.
A ciò devono aggiungersi i ripetuti problemi di ordine pubblico, con varie risse ed episodi di violenza e aggressioni tra giovani, che si sono verificati l’anno scorso e non solo sul Lungomare anche in conseguenza del mancato rispetto da parte di alcuni locali delle ordinanze in merito alla somministrazione di alcool e vetro.
Gli 8 esercenti dovranno comparire dinanzi al Giudice il prossimo 23 dicembre. Nel frattempo è auspicabile che commercianti e nuova Amministrazione comunale sappiano trovare una sintesi per la valorizzazione del Lungomare e delle attività imprenditoriali e per l’animazione dell’estate civitavecchiese senza che questo significhi per forza di cose l’illegalità diffusa e il mancato rispetto delle regole. Forse qualcuno dimentica che tra i residenti del Lungomare e di tante altre zone di Civitavecchia interessate dalla movida ci sono persone malate o che, proprio a forza di subire abusi, sono finite proprio con l’ammalarsi.