ROMA – Un uomo a Roma è stato arrestato dai poliziotti del commissariato di P.S. Lido e dagli agenti della Guardia di finanza del litorale romano, con l’accusa di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
L’uomo residente a Roma e fratello di un appartenente al clan camorristico “Giuliano”, secondo le indagini degli investigatori, prestava somme di denaro a numerose persone in difficoltà finanziarie, applicando tassi di interesse elevatissimi che arrivavano a sfiorare l’800 per cento della somma prestata. Ad esempio, se una vittima aveva ricevuto un prestito di 10mila euro in 12 mesi ne doveva restituire 90mila.
Gli accertamenti nei confronti dell’uomo sono partiti da un’altra indagine che, nel 2021, aveva portato all’arresto di un imprenditore sempre per usura e dai successivi approfondimenti d’indagine; è emerso inoltre che alcune vittime avevano ricevuto prestiti anche da un’altra persona.
Dall’analisi dei conti correnti dell’indagato e quelli del suo nucleo familiare, risultavano versamenti e bonifici in entrata anomali, con causali palesemente collegate ad operazioni di pegno su orologi di lusso, per lo più Rolex.
Sulla base dei riscontri investigativi, la procura di Roma che ha coordinato le indagini, ha disposto il sequestro preventivo di beni nella disponibilità dell’indagato per un valore di 176.500 euro
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile