Questa mattina il sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino e l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia hanno effettuato un sopralluogo presso il soffione fuoriuscito in un terreno privato e non accessibile a Fiumicino, nel luogo in cui si stanno effettuando indagini preventive e conoscitive sulla fattibilità del sottopasso della Fossa Traianea, dietro autorizzazione della Soprintendenza e con la supervisione di uno studio di geologi.
“Il fenomeno – ha dichiarato il sindaco Montino – non desta preoccupazioni, è conosciuto, in tutto il territorio ci sono diverse sacche di gas di origine vulcanica poste alla stessa profondità di 35-40 metri, poiché si tratta di un’area che in passato era paludosa: si era già verificato in mare quando sono stati fatti i sondaggi per il porto commerciale, ma anche quando Italgas ha fatto il foro a Coccia di Morto per la messa a norma della condotta, e quando la Regione ha effettuato circa 700 sondaggi di campionamento su tutta Isola sacra e Fiumicino.
In quest’area – ha aggiunto il sindaco – circoscritta e inaccessibile al pubblico, poiché circondata da un muro e da una recinzione alta due metri, abbiamo eseguito dieci sondaggi proprio per vedere la consistenza del sottosuolo e per verificare le emergenze archeologiche e geologiche: non è emerso nulla di sostanziale, se non appunto questo fenomeno di gas sotterraneo, ma molto al di sotto dell’eventuale sottopasso che dobbiamo costruire”.
“Stiamo effettuando – ha aggiunto l’assessore Caroccia – dei carotaggi da 20 fino a 55 metri di profondità, mirati a conoscere il sottosuolo per la realizzazione del sottopasso. Oramai, come stabilito anche dalla Regione Lazio, sappiamo che alla profondità di 35-40 metri si trovano queste sacche di gas sia a Fiumicino che a Isola sacra. Ma questo non inficia la costruzione del sottopasso”