L’ambiente può influenzare il nostro genoma?
Cerchiamo di conoscere meglio tutte le informazione che il nostro genoma può e vuole svelarci.
Il sequenziamento del genoma dell’uomo ha inaspettatamente rivelato che solo una piccola parte, il 2%, codifica per proteine, i mattoni della vita, che ruolo ha il restante il 98%? Ma è veramente DNA spazzatura o possiede funzioni importanti? Quale è il suo ruolo, il nostro destino è scritto veramente nel nostro DNA o possiamo influenzarlo interagendo con la parte più “dinamica” del nostro DNA? Cosa si intende per epigenetica? Quali nuovi scenari terapeutici si apriranno dopo questa scoperta? Queste e altre domande saranno al centro della chiaccherata scientifica con la Dr.ssa Simona Gaudi, ricercatrice e biologa molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità.
“E’ necessario, oggi rivedere il concetto di DNA spazzatura o egoista – afferma la Dott.ssa Gaudi – e riassegnare una funzione a tali sequenze che costituiscono la base della nostra unicità e della nostra predisposizione alle malattie multi geniche e multifattoriali. Non dobbiamo dimenticare che tutte le componenti del genoma sono fondamentali per garantirci lo stato di salute, la conoscenza dell’esatta sequenza dei nostri geni non è sufficiente a spiegare il confine che esiste tra stato di salute e malattia. Il nostro genoma è complesso, ed è dotato di una plasticità che gli consente di interagire con l’ambiente e di variare nel tempo”.
L’appuntamento è per domani sabato,15 marzo alle ore 18 presso l’associazione “il Consenvatorio”, Via Borgo Odescalchi 1, Civitavecchia