“Ribelli!” che emozionano e inorgogliscono

ribelliCIVITAVECCHIA – S’è tenuta questa mattina, presso l’aula comunale “Renato Pucci”, la presentazione del libro “Ribelli!”, di Chiara Brilli e Domenico Guarino, di fronte ad una platea di studenti di Civitavecchia accorsi numerosissimi. Alla presentazione erano presenti anche l’assessore provinciale alle politiche della scuola Rita Stella, il segretario dell’Anpi locale David Stella e la giornalista Stefania Mangia.
L’assessore Stella ha sottolineato “l’importanza di questo evento nell’ambito di un percorso composto da varie iniziative promosse dalla Provincia di Roma e dal mio assessorato che hanno al centro il recupero della memoria storica. La banca della memoria è un altro esempio del lavoro che stiamo svolgendo per recuperare parti importanti della nostra storia”.
Il segretario locale David Stella ha ricordato come “la presenza dei ragazzi sia fondamentale, perchè recuperare la memoria non significa solo rispolverare il passato, ma farlo vivere nel futuro. Oggi noi gettiamo un seme importante per le nuove generazioni che hanno il dovere di conoscere una della pagine più belle e al contempo dolorose della nostra storia”.
Grande emozione anche per gli autori. Guarino ha sottolineato come “è più difficile parlare e cercare di interessare i ragazzi su un argomento del genere piuttosto che gli adulti, però è un passaggio fondamentale. Il nostro lavoro si contestualizza nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia e ci siamo chiesti con Chiara cosa ci facesse essere orgogliosi d’essere italiani e ci siamo risposti : la nostra Costituzione, la più bella del mondo, scritta col sangue dei nostri partigiani”.
La coautrice, Chiara Sbrilli, ha introdotto gli spezzoni del documentario allegato al libro (ed. Infinito) spiegando la “apparente lontananza, che se ci riflettiamo un attimo non ha motivo di sussistere, tra quel passato e il nostro presente: motivi per ribellarsi ce ne sono sempre, la ribellione è una fase importante della crescita di uomini e comunità, i partigiani che vedrete nel documentario dall’aspetto di nonni, all’epoca erano poco più che adolescenti”.
La visione del dvd è sconsigliata ai deboli di cuore, non certo per una qualche crudezza delle immagini, ma perchè la lucidità e la schiettezza d’esposizione, unitamente all’assoluto fascino del tema, potrebbero causare momenti di vera commozione se, come chi scrive, siete particolarmente sensibili alla libertà del nostro Paese.

Simone Pazzaglia