Si pensa ad un parco archeologico sulle rovine di Castrum Novum

castrum novumSANTA MARINELLA – Si è appena conclusa con interessanti risultati la terza campagna di ricerca archeologica sul sito della colonia romana di Castrum Novum, nel territorio della città di Santa Marinella. L’insediamento antico, localizzato sulla punta di Capolinaro, nell’area compresa tra Torre Chiaruccia e Casale Alibrandi, è da pochi anni tornato al centro dell’attenzione degli archeologi determinati a ricostruire le caratteristiche topografiche e storiche della città fondata intorno al 264 a.C. Su iniziativa del direttore del Museo Civico di Santa Marinella, Dott. Flavio Enei, è stato avviato un progetto di ricerca in stretta collaborazione con la Prof. Sara Nardi e la Prof. Marie Laurence Haak dell’Università francese di Amiens con il Prof. Gregoire Poccardi dell’Università di Lille3. Anche il Laboratorio di Archeologia della Scuola Superiore di Parigi è parte del gruppo di lavoro insieme ai volontari per i beni culturali della Onlus Gruppo Archeologico del Territorio Cerite. Con la supervisione della Dott.ssa Flavia Trucco della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale anche quest’anno i lavori sono proseguiti nelle aree prossime alla statale Aurelia dove si conservano i resti di un balneum di epoca imperiale e di un vasto edificio a pianta quadrata aperto sul lato di una strada identificata con l’Aurelia Vetus. Venticinque ricercatori italo-francesi sono stati impegnati per tre settimane nello scavo e nella documentazione perfezionando la conoscenza dell’impianto termale del quale sono tornati in luce i forni per il riscaldamento (praefurnia) con le relative suspensurae. Nell’edificio quadrato sono stati scoperti diversi altri ambienti con interessanti materiali ceramici e numismatici che documentano una frequentazione protrattasi per quasi 600 anni, tra il III secolo a.C. e il III secolo d.C. Molto importanti anche i dati recuperati con lo studio della stratigrafia visibile sulla spiaggia dove affiorano resti di edifici di epoca romana, tra i quali un altro balneum, direttamente sovrapposti ad un insediamento dell’età del bronzo e della prima età del ferro. Grazie ai fondi messi a disposizione dell’Università di Lille3 è stata eseguita una prospezione magnetometrica sulla collina dinanzi al Casale Alibrandi con straordinari risultati. E’ stato possibile intravedere per la prima volta un ampio settore della città sepolta ancora ben conservata e riconoscibile nella sua struttura urbana. Anche nello specchio di mare antistante l’insediamento antico sono proseguite le ricerche per definire la struttura del porto etrusco-romano, tra la punta di Capolinaro e la grande antica peschiera delle “Guardiole”, sommersa a breve distanza dalla costa. Il Centro Studi Marittimi del GATC, coordinato dal Dott. Stefano Giorgi, ha proseguito l’esplorazione sottomarina e il rilevamento delle strutture. Molto apprezzata e ben riuscita la collaborazione con l’Istituto Superiore Statale “Pitagora” di Pozzuoli che ha inviato a Santa Marinella i suoi studenti per uno stage presso il Museo Civico. I ragazzi, guidati dalle insegnanti Raffaella Bosso e Francesca De Simone, hanno potuto partecipare alle ricerche su Castrum Novum con grande interesse ed entusiasmo predisponendo il progetto per la realizzazione di pannelli didattici per la valorizzazione del sito.
“Il Sindaco Roberto Bacheca – riferisce il Dott. Flavio Enei – grazie al quale è stato possibile ospitare i ricercatori francesi e portare a termine, tramite il Museo, la convenzione con il Ministero per i Beni Culturali, ha visitato gli scavi in corso concordando sull’idea di realizzare un parco archeologico urbano con una nuova musealizzazione all’aperto dei resti rinvenuti. Grazie al Progetto ‘Castrum Novum’ Santa Marinella prosegue nella riscoperta del suo ingente patrimonio storico-archeologico, ancora lungi dall’essere valorizzato e trasformato in un’occasione di crescita civile, culturale e turistica della città.