“Io, Personal Trainer” spopola in libreria

io personal trainerCIVITAVECCHIA – Chi lo avrebbe mai detto che in pochissimi giorni il bestseller delle librerie di Civitavecchia fosse proprio il libro di Franco Barlaam, il preparatore atletico, vigile urbano, che ha pubblicato con Prospettiva “Io, Personal Trainer”. Eppure è proprio così. In alcune librerie va proprio a ruba e non si riesce proprio ad averne una copia. Questo grazie anche all’idea lanciata tramite Facebook di regalare 5 lezioni personali di Barlaam in una palestra della città, a chi avrà più contatti mostrando la fotografia del libro autografato dall’autore. Soddisfazione dell’editore Andrea Giannasi che crede molto in questo saggio ben composto e vera e propria enciclopedia del mondo dell’allenamento in palestra. Abbiamo dunque intervistato Franco Barlaam.  

Barlaam, come nasce l’idea di scrivere Io, Personal Trainer?

“Sono stati i ragazzi che alleno a suggerirmi l’idea di scrivere questo libro, dopo aver letto i consigli relativi all’allenamento, all’alimentazione, al Fitness in generale che ogni giorno pubblicavo sul mio profilo di Facebook. Il loro entusiasmo mi ha spinto a mettermi in gioco in quest’esperienza che per me era assolutamente nuova. Inoltre avevo voglia di far conoscere ad un pubblico più vasto il metodo di allenamento che avevo ideato e sperimentato per anni su di loro e che aveva prodotto degli ottimi risultati in termini di salute e benessere psicofisico. Quindi ho accettato la sfida ed è nato Io, Personal Trainer”.

“Che cos’è la Barlaam Zone?”

“Barlaam Zone  è il nome che un mio allievo mi ha suggerito di dare al metodo di allenamento da me ideato, che si differenzia da tutti gli altri in quanto non si basa sulle classiche schede precompilate che il Personal Trainer somministra passivamente all’allievo, ma su un approccio mirato ad personam, che tiene conto dell’unicità di ciascun individuo. Ognuno di noi, infatti, è un universo di sentimenti, emozioni, bisogni, etc., per cui far svolgere a tutti lo stesso training sarebbe piuttosto sterile. Nella Barlaam Zone il P.T. ha il compito di ascoltare e capire ciò di cui l’allievo ha bisogno in un determinato momento e di plasmare il workout sulla base del feedback che riceve, in modo che aderisca come un guanto su di lui. Lo strumento più importante che utilizzo per lavorare con i miei allievi è lo specchio, perché ci restituisce l’immagine di ciò che siamo realmente. La prima cosa che insegno loro è che guardarsi allo specchio non è un atto di vanità, ma di coraggio, in quanto si tratta di assumere la consapevolezza di come siamo e, di conseguenza, di sviluppare la nostra autostima che è il presupposto per stare bene a livello fisico, ma soprattutto mentale”.

Qual è il segreto di questo libro, se ce lo puoi svelare?

“In realtà questo libro non contiene un solo segreto, ma molti, dal momento che si propone di svelare  i miti e le false credenze che ancora aleggiano nel mondo del Fitness. Credo, però, che il segreto più grande stia nel fatto che si può leggere piacevolmente in quanto il linguaggio non è mai troppo tecnico o da “addetti ai lavori”, ma spesso ironico e divertente, per cui è adatto a qualsiasi tipo di pubblico. Sì, il segreto sta proprio in questo, nel fatto che riesca ad abbracciare un numero molto ampio di lettori”.

Perché, secondo te, bisogna comprare questo libro?

“Perché è un libro che può aprire gli occhi a chi sottovaluta l’importanza dell’attività fisica e si affida  ciecamente ai rimedi pret-à-porter proposti dalle varie televendite e perché può cambiargli la vita mediante la scoperta di un nuovo metodo di allenamento, la Barlaam Zone, che potrà, eventualmente, sperimentare sotto la guida del sottoscritto”.

Il libro è disponibile in tutte le librerie di Civitavecchia o dal sito della Prospettiva editrice (www.prospettivaeditrice.it)