ROMA – 23,2 milioni di euro, Tecnologie applicate ai Beni e alle Attività Culturali, massima fruizione del vasto patrimonio culturale del Lazio. Questo il bando regionale RICERCA E SVILUPPO DI TECNOLOGIE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, che questa mattina ha visto coinvolti, in un momento di approfondimento, più di 700, tra realtà produttive e stakeholder.
Nel dettaglio ecco i numeri del Distretto Tecnologico Culturale del Lazio: 259 Musei e gallerie, 28 Aree/parchi archeologici, 29 Monumenti (5 UNESCO), 13 Università (5 pubbliche e 8 private), 4 Primari Organismi di Ricerca (CNR, ENEA, INFN, INGV), 6 Istituti centrali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), 40.000 imprese (14% del totale nazionale), 202.000 addetti (14% del totale nazionale), un Valore aggiunto di € 14.700.000.000 (16% del totale nazionale). Gli occupati nelle industrie culturali e creative laziali sono oltre 204 mila, una percentuale pari al 14,3% del totale nazionale, che arriva al 32,8% nel settore cinema e audiovisivo. (dati Unioncamere/Symbola – Io sono cultura 2017) 41,7 i milioni di euro di investimento da parte della Regione Lazio come totale del pacchetto interventi.
A Marzo 2017 è stato aggiudicato il primo grande intervento: 6 milioni di risorse per realizzare il Centro di Eccellenza composto dall’Anagrafe delle Competenze e da una Scuola di Alta Formazione, che dovranno permettere di individuare e sviluppare, da un lato, corsi e/o master ad hoc per la definizione di nuove professioni nel settore delle tecnologie dei BBCC, dall’altro di sviluppare dei progetti di ricerca attraverso una serie di laboratori.
Il nuovo bando è gestito da Lazio Innova, si rivolge ai titolari dei beni culturali del Lazio (Istituti e Luoghi della Cultura come definiti dagli artt. 101 e ss del Codice dei Beni Culturali), proprietari, gestori o futuri gestori pubblici/privati, che hanno tempo per presentare i progetti fino alle ore 12 del 31 maggio 2018.
“Questa è una straordinaria occasione per la nostra Regione – ha dichiarato il Vice Presidente della Regione Massimiliano Smeriglio durante la presentazione – È un lavoro che abbiamo impostato nei primi 5 anni, che ha dato già dei frutti. Abbiamo deciso di investire sullo straordinario patrimonio culturale, archeologico e artistico della nostra Regione, investendo anche sull’innovazione tecnologica. Una parte del progetto è già partito con la scuola di alta formazione sulle professioni che si occupano dei beni culturali. Adesso entriamo nel vivo, con questa iniziativa che mette nelle disponibilità dei gestori o dei proprietari dei grandi beni cultarali, ville, siti archeologici e patrimonio culturale, di partecipare a questa straordinaria occasione. Chiediamo loro di farlo insieme alle imprese innovative, al sistema della ricerca e all’Università della nostra Regione. Possiamo voltare pagina e trasformare il nostro modello di sviluppo dando più forza alla cultura, perché non solo con la cultura si mangia, ma si vive anche meglio”.