ROMA – Il Coordinamento NO TRIG indice un sit-in sotto la Regione Lazio in via della Pisana, martedì 22 maggio dalle ore 14:00 alle 18:00, “per salvare il Territorio Regionale dai rischi dalle trivellazioni geotermiche e dalla pericolosità connessa alle emissioni di gas endogeno: acido solfidrico, mercurio, ammoniaca ecc. e dall’abbinamento con le centrali a biomasse”; per dire “No all’estensione normativa delle procedure semplificate ad impianti geotermici a bassa entalpia fino a 20MW; No all’off shore: sono centrali geotermiche nei laghi, nelle coste e nel mare; No all’EGS (Enhanced Geothermal Systems), la cosiddetta ‘geotermia di terza generazione’ perché utilizzata in condizione più sfavorevoli, producendo così fratture nella roccia e sismicità indotta e talvolta con magnitudo tali da generare danni”.
Il coordinamento NO TRIG chiede “di costituire con urgenza una commissione speciale sull’operato della Giunta Regionale, in base alla deliberazione del Consiglio Regionale del 4 luglio 2001 n.62 prima che sia approvato il piano energetico regionale: di essere ricevuti il giorno del sit-in dai Presidenti e dalle commissioni permanenti dell’ VIII, X, e XII eletti con vari decreti del 16/05/2018; di istituire un tavolo urgente permanente con le varie commissioni prima che sia approvato il piano energetico regionale”.
Il Coordinamento ricorda poi che l’Italia fa parte di una piattaforma mondiale “con previsione dell’aumento del +500% di produzione geotermica, Italia compresa; anche la Regione Lazio potrebbe approvare il piano energetico, per facilitare gli obiettivi della piattaforma mondiale per superare le barriere ambientali e sociali”.
“Noi del Coordinamento NO TRIG – fanno sapere – ci attiviamo fin da subito per poter scongiurare i rischi e gli incidenti come quelli avvenuti in Italia. Ne parleremo il giorno del sit-in. Chiunque ami e voglia difendere il territorio, le sue bellezze, il paesaggio, la salute, i prodotti DOC e DOP; è invitato a partecipare e a diffondere l’evento. È necessario organizzare e coordinare meglio le varie iniziative, per essere più efficaci nelle azioni da intraprendere, e superare la scarsa informazione su questi temi”.