ROMA – La Regione Lazio ha disposto lo stop alla caccia nelle zone colpite dal terremoto, compresa quella al cinghiale altrimenti al via sabato 8 ottobre. La disposizione è arrivata con decreto del presidente della Regione su proposta dell’assessore ad Agricoltura, Caccia e Pesca, Carlo Hausmann, che ha seguito la nota del Prefetto di Rieti. A criticare la scelta è stato l’ATC (Ambito Territoriale di Caccia) Rieti1, pronta e decisa la risposta degli ambientalisti di Legambiente, WWF e Lipu, presenti peraltro nel Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale.
“Bene ha fatto la Regione ad attuare la nota del Prefetto di Rieti, il fermo della caccia nelle zone terremotate è atto dovuto – commentano gli Ambientalisti – a dispetto delle polemiche che il mondo venatorio sta alimentando. Sosteniamo con forza la scelta del Prefetto di Rieti e della Regione che va nella giusta direzione di una ricostruzione, accompagnata dall’eliminazione di ogni altro minimo fattore di rischio per le popolazioni colpite dal sisma, compreso quello connesso all’attività venatoria. In generale l’attività venatoria non subirà alcuna conseguenza da questo provvedimento, contingentato alle sole aree colpite direttamente dal sisma. In quanto associazioni presenti nel Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, diamo supporto a questa azione e chiediamo a Regione e Prefetto di non retrocedere di un passo dalla scelta”.