Online la petizione #BastaSprechiForzeArmate

ITALIA – Paolo Bolognesi, Presidente Unione dei Familiari delle Vittime per Stragi, con l’hashtag #BastaSprechiForzeArmate, lancia una petizione su change.org a favore di maggiore trasparenza e controllo sui costi per l’acquisto di nuove armi. Mancano ancora in Italia infatti regole che garantiscano la trasparenza sui costi, i tempi e i criteri di compensazione e acquisizione di nuove armi. Questa lacuna accresce notevolmente il bilancio dell’Amministrazione della Difesa. Una condizione non più accettabile nella fase di crisi economica che sta vivendo attualmente il nostro Paese.

La proposta di legge, presentata il 27 marzo 2014 da Paolo Bolognesi, ispirata al Nun-McCurdy Act in vigore negli Stati Uniti, rivoluzionerebbe il settore Difesa. La legge introduce nuove norme in un settore fino ad oggi carente di trasparenza informativa e finanziaria su costi, tempi ed effettive necessità di acquisire missili, aerei, sommergibili e quant’altro. Se approvata la legge impedirà di sprecare denaro pubblico nell’acquisto di armamenti e mezzi militari con programmi che durano decenni senza controllo sugli oneri e senza possibilità di sospenderli. Questa proposta di legge porterebbe nel settore della difesa trasparenza, controllo e verifica dei costi per l’acquisto di nuove armi. Con questa legge si potenzierebbe il ruolo del Parlamento: alle Commissioni parlamentari competenti sarebbero trasmessi tutti gli schemi di contratto d’acquisto con il potere di bloccarli se non effettivamente necessari o se dovessero aumentare costi e tempi. A vigilare sulla correttezza, trasparenza ed economicità delle procedure, verificando conti e contratti, vi sarebbe un’Autorità di vigilanza composta da esperti, presieduta da un Magistrato della Corte dei conti che se dubiterà che un contratto d’acquisto o ammodernamento di sistemi d’arma causi un danno erariale, lo segnalerà alla procura generale della Corte dei Conti. Ogni anno infine il Ministro della Difesa sarebbe obbligato ad inviare una dettagliata relazione al Parlamento e all’Autorità di vigilanza con dati chiari su contratti stipulati, stato di realizzazione, costi e tempi. Una simile legge potrebbe davvero rivoluzionare il settore della Difesa ed evitare sprechi che in questo momento non possiamo permetterci.