LADISPOLI – “La sanità non ha colori, bandiere e partiti. Difendiamo tutti insieme l’ospedale di Bracciano e chiediamo a gran voce la realizzazione del presidio di prossimità a Ladispoli”. Con queste parole il consigliere comunale e presidente della Commissione consiliare sulla Sanità Marco Gregori (nella foto) ha commentato il consiglio comunale aperto che si è svolto nei giorni scorsi presso il centro polifunzionale di via Ivon de Begnac.
“Purtroppo – ha proseguito Gregori – in questo momento ci troviamo a dover fare i conti con il dissesto sanitario della nostra regione. Ora più che mai è indispensabile un confronto ampio, civile e costruttivo per limitare i danni e programmare insieme, sia pur negli attuali limiti finanziari, il nostro futuro. Il consiglio comunale aperto sulla sanità non ha avuto sicuramente una massiccia presenza di cittadini, ma i presenti in sala, tra cui molti addetti ai lavori, hanno contribuito a dare le linee guida per la realizzazione di un documento da portare alla Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a difesa del nostro territorio. Che la gente sia sempre più lontana dalla politica è un dato di fatto, ma una buona amministrazione comunque va lodata per cercare sempre la partecipazione cittadina. Credo che il tema della sanità sia un tema serio su cui non debbano essere fatti nè proclami nè campagne demagogiche. Chiediamo, quindi, alla Presidente Polverini di riaprire il confronto per raggiungere soluzioni accettabili per i cittadini del nostro comprensorio. Riteniamo che il piano sanitario predisposto dalla Presidente sia discutibile, sia per come è stato deciso sia per come e’ stato elaborato”.
“E’ comprensibile – ha continuato Gregori – cercare di risparmiare sulla sanità del Lazio vista la situazione, ma crediamo sarebbe stato opportuno coinvolgere nella discussione le istituzioni provinciali e comunali e le associazioni che rappresentano gli operatori e la gente. Siamo la Asl con meno posti letto del Lazio, i più poveri tra i poveri, e quindi tutto ci saremmo aspettati meno che questa ulteriore diminuzione. Con la chiusura o la riconversione dell’ospedale di Bracciano ci troveremmo ulteriori 77 posti letto in meno che porterebbero a 0,5 posti letto ogni 1000 abitanti dato già di per se preoccupante. Considerando anche che negli ultimi 20 anni, circa, 300mila romani sono venuti a vivere nell’area nord di Roma. Se c’è da tagliare ciò deve avvenire non qui, ma in altre zone della regione. E allora, noi crediamo che l’ospedale di Bracciano non vada chiuso, ma difeso e nuovamente qualificato per dare le giuste risposte ai cittadini. Alla Regione Lazio, inoltre, chiederemo la conferma del finanziamento di 1 milione di euro con il quale doveva essere realizzato il presidio di prossimità vicino al posto di pronto intervento di Ladispoli, che consentirebbe di gestire il 70% degli interventi del nostro territorio. Per quello che riguarda la realizzazione di un vero e proprio centro ospedaliero tra Ladispoli e Cerveteri crediamo sia necessaria e fondamentale, anche visto il continuo aumento di residenti. Riteniamo però che si debba fare un po’ di chiarezza. Sicuramente l’ospedale è un progetto allettante e che va messo in cantiere ora per il futuro, con tutte le tempistiche di realizzazione della nostra politica che conosciamo bene e vanno spiegate ai cittadini”.
“L’amministrazione del sindaco Paliotta – ha concluso Gregori – proprio perché lungimirante, ha previsto nel nuovo piano regolatore un’area per la realizzazione in futuro di un ospedale. Ma prima che tutto questo si concretizzi da parte della Regione, sicuramente ci vorranno anni. Come ce ne sono voluti per il centro polifunzionale sulla via Aurelia che ora è una realtà. Questo per sottolineare che nell’immediato dobbiamo cercare di tutelare e valorizzare ciò che abbiamo nel territorio come la struttura di Bracciano e realizzare in tempi brevi il Presidio di prossimità, vicino al nostro poliambulatorio. Solo cosi potremo dare risposte concrete a tutti i cittadini. Per questo motivo stiamo realizzando un documento di concerto con l’opposizione, da definire in Commissione consiliare, che il sindaco Paliotta porterà all’attenzione della Presidente Polverini, come del resto stanno facendo tutti i comuni limitrofi per riaprire il dialogo sulla sanità della nostra regione. Voglio personalmente ringraziare il coordinatore del Codacons Bernabei per la petizione popolare che ha già raggiunto più di 8500 firme, per chiedere la realizzazione di un polo ospedaliero a Ladispoli. Anche io firmerò la petizione a supporto di questa magnifica iniziativa come già sottoscritta da molti amministratori di Ladispoli. Dall’altra parte proprio queste 8500 firme fanno risaltare come sia assurdo da parte della Regione togliere altri finanziamenti alla nostra città”.