LADISPOLI – Alcuni cittadini hanno inteso presentare una lettera di protesta nella quale si accusava la Amministrazione dello stato di totale insicurezza nella quale riversava la nostra città. A tale protesta, in qualità di Delegato alle politiche della Sicurezza intendo, doverosamente, replicare. Gli episodi di Milano e Roma e, sia pur meno gravemente, quelli di Civitavecchia di questi giorni ci segnalano di come l’intolleranza, la violenza e l’indifferenza uniscano, più di ogni altra cosa, l’Italia in una uguaglianza sostanziale: da nord a sud la vita è divenuta disumana. Nella civile Milano si uccide (senza rianimazione forzata parleremmo di omicidio) per un cane investito e tenuto senza guinzaglio e si intimidiscono testimoni e giornalisti per tacitarli; nella storica Roma, una cittadina viene ridotta in fin di vita per una banale lite e ciò nella piena indifferenza dei passanti che si guardavano bene anche dal prestare una prima forma di soccorso alla donna esanime; nella vicina Civitavecchia, una banda di annoiati ragazzini trovava divertente prendere a sassate un disabile tedesco che commetteva il crimine di essere indigente.
E questo è solo, come dire, minutaglia rispetto al dramma che la nostra nazione sta vivendo in termini di sicurezza e giustizia. Violenza, furti, droga, prostituzione sono oggi compagni assidui delle realtà metropolitane e cittadine cui va aggiunto il carico di complessità derivante dalle nuove povertà e dai flussi migratori. Ma di chi è la responsabilità di questa devastazione? Chi è che ha reso il nostro paese simile ad un moderno far-west in cui persino i buoni sono costretti a diventare cattivi per sopravvivere?
O vogliamo pensare veramente che la colpa di tutto ciò sia attribuibile ai Sindaci? E’ colpa della Moratti il barbaro pestaggio, o di Alemanno il fatto di Roma? Per chi offre facili soluzioni, sicuramente si.
Per chi, invece, vuole seriamente affrontare il problema per risolverlo, la responsabilità del fallimento di una politica sulla Sicurezza non può che essere chiara ed evidente. Una politica fatta di proclami, di finte soluzioni e di devastanti tagli a quei soggetti, le Forze dell’Ordine, che per dettato Costituzionale sono preposti, inequivocabilmente, ad assicurare l’ordine e la pubblica sicurezza, non può che essere disastrosa. Ci riferiamo, evidentemente, al cataclisma posto in essere dall’attuale Governo di centro destra in tale ambito e che, peraltro, proprio sulla questione giustizia, argomento strettamente legato alla sicurezza, sta perdendo la propria, granitica, maggioranza.. E’ utile ricordare, in tal senso, la pittoresca ma efficace protesta posta in essere dai sindacati del Corpo di polizia che sintetizzavano il rapporto con l’attuale governo attraverso la sagoma di un poliziotto pugnalato alle spalle. Pugnalati alle spalle, però, lo siamo un po tutti e ciò a causa dello stato di degrado morale e ambientale in cui questa dissennata politica ci ha condotti. La misura del disastro cui siamo piombati per le indicate responsabilità è resa ancora più evidente esaminando le tante normative che, per sola propaganda politica, vengono smerciate come risolutive di alcune problematiche attraverso fantomatici poteri conferiti ai Sindaci e che, in realtà, non fanno altro che riproporre un gioco vecchio di secoli: lo scaricabarile. Di tale stato di cose ci avvisa direttamente il nostro Ministro degli Interni, On. Maroni, il quale su una intervista trasmessa su radio uno e pubblicata da diverse testate giornalistiche, sosteneva ”tutti i cittadini comunitari possono circolare e stabilirsi in un paese UE, ma oltre i tre mesi devono dimostrare di avere un lavoro, un reddito e una casa. Il problema è che se fermiamo uno che non ha reddito non possiamo fare niente se non invitarlo ad andare via. E’ una lacuna della normativa europea che vogliamo colmare”. Chiacchiere, solo chiacchiere, quindi. Ma poi alla prova dei fatti si è costretti a dire la verità e ad assumersi le proprie responsabilità. Anche di questo dovrà rispondere chi per propria visibilità racconta frottole ai cittadini promettendo ciò che persino l’estensore della normativa cui la lettera di proteste faceva riferimento, rinnega e giudica, di fatto, inattuabile.
Basta con questo gioco al massacro destinato a raccontare una città che non esiste se non nella testa di chi vuole farsi largo costruendosi una immagine sulle paure della gente o immobile di fronte ad assunte emergenze che tali non sono e che peraltro vengono responsabilmente affrontate. La crisi è, come detto, dell’intero Paese tutto e la responsabilità è nota a tutti.
Noi a questo gioco abbiamo deciso, da tempo, di non partecipare ed anzi ci siamo impegnati nella ricerca di soluzioni alternative e realizzabili, ponendo in essere interventi capaci anche di coadiuvare il più possibile le Forze dell’Ordine locali con le quali, nel tempo, si è costruito un rapporto di attiva collaborazione, teso anche a compensare la penuria di mezzi ed uomini in cui la attuale politica governativa ha lasciato il nostro territorio.
Forze dell’Ordine che, malgrado le evidenti, avversità fanno il possibile per sopperire alle carenze imposte da tagli barbari ed inspiegabili.
Ho avuto già modo di esporre l’ampio progetto che il Comune sta realizzando ma ritengo di dovermi ripetere , anche se sinteticamente per rispetto di chi mi legge, soprattutto per una doverosa informazione che, evidentemente, a quelle 107 persone è stata negata e che non sanno del lavoro che da un anno circa stiamo portando avanti. Il progetto Ladispoli Sicura, infatti, prevede una serie di attività, ad oggi tutte realizzate od in fase conclusiva, che vanno dalla predisposizione di un impianto di videosorveglianza e relativa centrale operativa con operatori che consentiranno, h24, il controllo della centrale e del territorio dove svolgeranno con più pattuglie operazione di vigilanza, alla istituzione di uno Sportello Sicurezza presso il quale il cittadino potrà recarsi per segnalare criticità urbane o circostanze similari o ricevere un sostegno psicologico da parte di operatori qualificati. Servizio, quest’ultimo, arricchito da una chat-line dove, con garanzia di anonimato, chi ha subito violenze può rivolgersi per parlare con psicologi specializzati. A questo va aggiunto il grande lavoro che si realizzerà con la scuola attraverso attività di educazione alla legalità che coinvolgeranno tantissimi nostri ragazzi in un percorso formativo che li metterà a contatto con i valori della nostra Costituzione. Tutto ciò passando per opere di riqualificazione di aree degradate come l’intervento che si realizzerà proprio nel parco di Via Firenze. E’, poi, recentissima la delibera istitutiva di un corpo di guardie giurate comunali volontarie che si occuperanno, con potere sanzionatorio, dei nostri verdi e dei nostri arredi urbani. Pare il caso, inoltre, ricordare il grande impegno svolto dal Tavolo di Lavoro sulla Sicurezza Integrata attraverso le 45 Associazioni che ne fanno parte, che ringrazio, che si riunisce a cadenza mensile per confrontarsi e proporre soluzioni sulle criticità cittadine. Ad oggi tale organismo, operativo da marzo scorso, sta cercando di istituire un Osservatorio sul Bullismo ed ha già realizzato il testo di un nuovo Regolamento Comunale degli animali che verrà discusso in commissione Affari Istituzionali a partire dalla prossima settimana.
A ciò va aggiunto il grande lavoro fatto per la realizzazione di una Caserma della Guardia di Finanza e quello che si sta facendo per costruire quella dei Carabinieri. Inoltre si sta lavorando anche per verificare la possibilità di portare sul territorio un Commissariato locale.
Naturalmente è appena il caso di evidenziare che nulla di tutto ciò competeva alla Amministrazione la quale, con lungimiranza, ha ritenuto di investire in tal senso e ciò, come detto, in perfetta controtendenza rispetto alla politica governativa.
Ecco questi i fatti. Questi gli impegni ed i progetti che, combinati con la giusta sinergia con le Forze dell’ordine, siamo certi risolveranno nel giusto tempo le gestibili complessità di cui risente il territorio. Tutto ciò che potrà essere fatto in tale ambito, secondo le leggi vigenti, verrà fatto, come già è, per vivere al meglio la nostra città: gli allarmismi, le strumentalizzazioni, le chiacchiere le lasciamo ad altri.
Pierpaolo Perretta – Delegato Sicurezza Urbana