Stangata sugli istituti bancari di Francia. Con una decisione senza precedenti l’Authority per la concorrenza francese ha condannato infatti ad una maxi multa complessiva di 384 milioni di euro numerose banche transalpine colpevoli di aver aumentato, tra il 2002 e il 2007, le spese per l’utilizzo degli assegni. Un aumento eccessivo e ingiustificato, secondo l’Authority, che ora gli istituti saranno costretti a restituire. Pur appellandosi al Consiglio di Stato, che avrà la parola definitiva, le banche non potranno infatti ottenere una sospensiva e nel frattempo, in tal modo, quanto dovuto dovrà essere pagato. A destare scalpore sono i nomi delle banche finite nel mirino dell’Authority, ovvero le principali del Paese per capitale e movimentazioni: Banque de France, la Bpce, la Banque Postale, Bnp-Paribas, il Credit Mutuel, il Credit Agricole, il Credit du Nord, il Credit Industriel e Commercial, il Credit Lyonnais, Hsbc e Societè Generale.
Pesantissima in particolare la multa comminata al gruppo Bpce, che dovrà restituire quasi 91 milioni di euro. E chissà se qualcuno, anche in Italia, deciderà di procedere a qualche accertamento anche negli istituti bancari del nostro Paese.