BRACCIANO – “Siamo in fase di appalto per l’installazione del sistema di filtraggio delle acque dell’acquedotto della Lega che consentirà di abbassare i livelli di arsenico presenti nell’acqua sotto i limiti stabiliti dall’Unione Europea”. Così il Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, rassicura i cittadini in merito a quanto si sta facendo per risolvere il problema dell’elevata concentrazione di arsenico presente nelle acque pubbliche del nostro comune.
Un problema annoso che interessa tutte le acque di terreni vulcanici e sul quale l’Amministrazione si è da tempo mossa, sperimentando un sistema di filtraggio – risultato poi efficace – che consentirà di abbassare il livello della sostanza entro il limite previsto dalla normativa. Inoltre, l’Amministrazione ha anche presentato una richiesta alle Ferrovie dello Stato per poter realizzare un collegamento idraulico che consenta alle acque dell’acquedotto Fiora (che registrano livelli più bassi di arsenico) di miscelarsi con quelle della Lega così da abbassare ulteriormente la concentrazione della sostanza. Infatti, per poter operare questo collegamento è necessario attraversare la proprietà ferroviaria e quindi avere le dovute autorizzazioni.
“Il problema dell’elevata concentrazione di arsenico – continua il Sindaco – è molto sentito da questa amministrazione che si sta impegnando per risolverlo. Ci sono ben tre ordinanze sindacali del 2009 relative all’uso prudenziale delle acque per alcune categorie di cittadini, come bambini, gestanti e anziani, residenti nelle zone di Vigna di Valle servite dall’acquedotto della Lega. Contestualmente abbiamo promosso la sperimentazione di un sistema di filtraggio per testarne l’efficacia e ora siamo pronti ad appaltare i lavori di realizzazione”.
“E’ chiaro però – aggiunge Sala – che per risolvere strutturalmente questo problema occorre un intervento complessivo e articolato per il quale serve un sostegno da parte degli enti sovra-comunali. Entro la fine del 2012, infatti, occorrerà intervenire anche sull’acquedotto della Fiora per abbassare ulteriormente la soglia di concentrazione di queste sostanze a 0,10 microgrammi per litro. Chiediamo quindi che la Regione s’impegni a sostenere finanziariamente tutti i comuni e non solo quelli appartenenti agli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), come sembra stia accadendo, in quanto il diritto alla salute dei cittadini è lo stesso in ogni realtà”.