CERVETERI – Notti insonni in Piazza S. Maria a Cerveteri, tanto che il parroco della chiesa si rifugia a dormire in un’altra canonica e lo storico ristorante “L’antica locanda” chiude i battenti. Colpa dell’alto volume della musica prodotta dagli spettacoli organizzati dall’Amministrazione comunale nella piazza, dove anche questa estate è stato allestito il palco. A denunciare la situazione e la Destra, dando voce alle proteste dei residenti. “Il gestore della Antica Locanda – affermano dal partito di opposizione – ha chiesto più volte, al vice sindaco Caterina Intragna e alla Delegata allo Sport Paola Pietrantoni Calce, di evitare di fare eventi musicali nella piccola piazza perché il volume altissimo della musica cacciava via i clienti del Ristorante, i quali non riuscivano neanche a parlare tra loro a causa del volume altissimo della musica. La situazione straziante ha costretto i residenti del centro storico a presentare (come anche l’anno scorso quando era il vice sindaco e Ass. alla Cultura Alessio Pascucci) esposti alla Procura della Repubblica, soprattutto per il fracasso causato dagli operai quando smontano, nelle ore notturne, le attrezzature e mettono a posto le sedie. Ma gli assessori, il sindaco e delegati vari continuano a calpestare i diritti dei residenti e del gestore del ristorante che a causa del programma di un’estate cerite (a dir poco insipida) ha dovuto chiudere la sua attività”.
Eppure, ricordano da la Destra, a tutela della preziosa piazzetta esiste un Decreto Del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali datato 21 luglio 1989 con precise disposizioni. “Come se non bastasse – proseguono – all’increscioso contesto anche il Parroco, per poter riposare almeno di notte, è stato costretto ad andare a dormire in un’altra sede parrocchiale, perché, dopo essersi lamentato invano con gli amministratori comunali, si è rassegnato e con preoccupazione e dispiacere, anche quest’ anno ha abbandonato (di notte) la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Sarà venuto il momento di cambiare i politicanti che se rieletti inevitabilmente gestiscono la nostra vita e quella dei nostri figli o vogliamo continuare ad eleggerli per poi piagnucolare riunendoci nelle strade a raccogliere firme per staccarci da codesti signori?”.