SANTA MARINELLA – Sono arrivate a venti le associazioni del “Comitato per il Castello” in lotta per ottenere la riapertura del castello di Santa Severa. Il Comitato, promosso dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, e ora ufficialmente composto da circa un migliaio di cittadini attivi con Lituus, Scuolambiente, Le Voci, Volontari Marevivo Ladispoli Cerveteri, Assovoce, Centro Studi Aurhelio, Salviamo il Paesaggio, Accademia Kronos, Incontro e Territorio, Città del Mare, Cantiere dell’Arte, Nautica Campo di Mare, E20, Treestyle, Azimuth, NAAC, Mare Aperto e Nobile Compagnia del Castellaccio, ha promosso la seconda giornata ufficiale di mobilitazione dopo quella dello scorso aprile. La giornata è stata dedicata ad un pubblico dibattito che ha visto la presenza del sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca, il dottore Flavio Enei, il consigliere regionale di opposizione Ivano Peduzzi, il rieletto sindaco di Ladispoli Enzo Paliotta e tanti altri. Numerosi esponenti della politica locale sono stati presenti oltre le divisioni politiche, come sottolinea il consigliere regionale Peduzzi: “Durante la scorsa legislatura abbiamo ottenuto un grande risultato, il voto unanime per togliere dal patrimonio regionale questa struttura ed affidarlo al Comune è stata una vittoria culturale al di là delle appartenenze politiche. La Regione ha però stilato un elenco dei beni alienabili per fare cassa nel quale è pericolosamente presente il castello di Santa Severa. Siamo convinti e vogliamo essere convinti che sia stato un errore anche perché è sottoposto a vincoli che lo rendono inalienabile, ma è bene riuscire entro l’assestamento di bilancio di fine giugno ad aggiungere una clausola che specifichi l’invendibilità del bene, che è un patrimonio storico e culturale eccezionale”. “Siamo qui per rilanciare la mobilitazione – dichiara il dott. Flavio Enei, direttore del ‘Museo del mare e della navigazione’ – È prioritario per il territorio valorizzare questo importante bene archeologico e culturale, da allontanare da questa strisciante idea di privatizzazione. Ci batteremo per assicurare che il Castello resti un bene pubblico per tutti, con dei servizi in più da gestire, con la Rocca e la Torre Saracena che diventeranno veri e propri musei. Regione, Provincia e Comune devono collaborare per trovare la soluzione ottimale per i cittadini, mentre adesso la Regione sembra voler fare tutto di testa sua, ma ci stiamo battendo per tutto questo”. L’intento del Comitato è quello di fare del Castello un polo artistico-culturale che porti nel territorio occupazione e sviluppo, di valorizzare il patrimonio storico-archeologico attivando la ripresa delle visite guidate e aprendo il Castello a convegni e attività culturali varie e per fare questo occorre sollecitare un tavolo di lavoro aperto per il futuro del Castello. Importante è anche ottenere lo stanziamento dei fondi sospesi due anni fa per la manutenzione e la pulizia del Castello, ad oggi possibile solo grazie al lavoro gratuito di chi è stato licenziato dopo la sospensione dei finanziamenti ma che ancora si adopera per non lasciarlo cadere nel degrado. Impegnatissimo sul futuro di questo bene archeologico anche il sindaco Bacheca che incontrerà a breve l’assessore la Bilancio della Regione Stefano Cetica, e si sta adoperando per l’attivazione di un consiglio comunale aperto proprio al Castello per discuterne il futuro, mentre il Comitato incontrerà i capigruppo di tutte le forze politiche regionali. “Non si tratta solo di restituire un bene alla città – dichiara Bacheca – ma anche di creare occupazione per i lavoratori. Non serve avere un tono di scontro con la Regione, dobbiamo invece cercare di dialogare e risolvere le incomprensioni in maniera costruttiva. Tutto sommato un percorso c’è, dobbiamo solo portarlo avanti, evitando di strumentalizzare questa situazione per scopi politici, per una volta l’unione delle forze politiche ci dimostrerà di riuscire ad ottenere importanti risultati. Spero di portare buone notizie dopo l’incontro con l’assessore regionale”, conclude il sindaco Bacheca, promettendo di tenere la popolazione aggiornata riguardo ad ogni nuovo sviluppo. L’unità sarà forse l’arma vincente, come sottolinea ancora una volta Ivano Peduzzi: “Siate gelosi della comunità creata attorno a questo problema, perché risulterà vincente come è appena stato per la questione di Villa Adriana”.
Francesca Ivol