CIVITAVECCHIA – Arriva immediata dall’Assessore al Bilancio Gianpiero De Angelis (nella foto) la replica a Freedom e Usb alle accuse di illegittimità della privatizzazione dei servizi pubblici.
“Vorrei precisare che siamo in presenza di rilievi del tutto inesatti – esordisce De Angelis – In primo luogo, da un punto di vista squisitamente tecnico vorrei ribadire come tutte le osservazioni avanzate da Freedom sono smentite esplicitamente dal comma 12 dell’art 23-bis della legge 133/2008, dove è letteralmente affermato che: ‘Restano salve le procedure di affidamento già avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto’. Disposizione che conferma l’errata valutazione data dal movimento politico sulla procedura seguita da questa amministrazione in materia di Holding. A tal proposito voglio ricordare a Freedom e agli esponenti sindacali in questione, come l’avvio delle procedure per la creazione della struttura societaria delle holding è del luglio 2007, mentre l’approvazione del decreto legge n.112 è del 25 giugno 2008, convertito poi in legge 133/2008 del 6 agosto, quindi in un momento successivo rispetto all’avvio delle procedure da parte di questa Amministrazione, rientrando quindi la procedura seguita dall’ente nel disposto del comma 12 già citato”. De Angelis, inoltre, svolge ulteriori considerazioni. “Sarebbe meglio – spiega – che chi volesse denigrare a tutti i costi l’operato di questa Amministrazione svolgesse indagini più approfondite prima di parlare. L’interesse alla rinascita di una città all’avanguardia nella gestione e nell’erogazione dei servizi è primario in questa amministrazione e dovrebbe esserlo anche in chi grida continuamente ai falsi scandali. Creare periodicamente dei casi nazionali su questioni in cui l’unica linea da seguire è la legge, cosa tra l’altro che stiamo facendo fermamente, dimostra che l’unico scopo di queste persone è il consenso elettorale e politico. Più produttiva, invece, sarebbe una battaglia che questi movimenti politici dovrebbero portare avanti insieme all’Amministrazione sui costi sociali dell’ente, al fine di arrivare ad una spesa più produttiva e razionale. Il tutto – conclude De Angelis – senza creare, ovviamente, tensioni sociali finalizzate soltanto al caos. Questo ci aspetteremmo da Freedom e quant’altro…ma tant’è”.