ROMA – La protesta dei precari della scuola si sposta da Roma in Sicilia. Dopo il sit-in di mercoledì il presidio permanente a Montecitorio ha chiuso quest’oggi i battenti per trasferire la lotta sullo Stretto di Messina che i precari hanno annunciato di voler bloccare nella giornata di domenica. Un’azione eclatante con la quale si intende catalizzare l’attenzione nazionale sui tagli alla scuola nel giorno che precede praticamente in tutti Italia il ritorno degli studenti tra i banchi. Continua nel frattempo lo sciopero della fame di Giuliana Lilli, l’insegnante romana di 43 anni che digiuna ormai a 6 giorni, mentre per lunedì 13 il Coordinamento Precari Scuola di Roma ha lanciato una mobilitazione a tappeto in tutta la Capitale invitando in ogni scuola gli insegnanti “a discutere in classe degli effetti nefasti prodotti dai tagli della legge 133 e dalla riforma Gelmini” mentre gruppi di precari distribuiranno volantini sullo stesso argomento davanti ad alcune scuole. Nel pomeriggio della stessa giornata di lunedì 13, la protesta convergerà davanti al Miur dove, a partire dalle ore 15:00, si terrà un sit-in di tutto il mondo della scuola lanciato dagli studenti. Lì, Giuliana Lilli lancerà l’appello con cui concluderà il suo sciopero della fame. Appuntamento successivo il 26 Settembre, giorno in cui si svolgerà l’assemblea nazionale unitaria di tutte le componenti della scuola rivendicata da Giacomo e Caterina, i due precari palermitani che da qualche giorno hanno smesso lo sciopero della fame.
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