FIUMICINO – Una grande partecipazione di cittadini alla manifestazione indetta sabato mattina dal “Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio” contro l’ipotesi discarica a Pizzo del Prete. In via Castel Campanile, presso Palidoro, si sono riuniti davvero in tanti per contrastare la decisione della Regione: Comitati di Roma e Provincia, semplici cittadini oltre a tutti i partiti del Centro Sinistra per un totale di circa 500 persone.
“Pizzo del Prete non si tocca” è stato lo slogan della protesta contro la realizzazione di un “polo dei rifiuti” a nord del comune di Fiumicino. L’impegno del Coordinamento è di impedire che Pizzo Del Prete, più volte indicato ufficiosamente come il sito preferenziale per la realizzazione di una mega-discarica con annesso impianto di incenerimento dei rifiuti, diventi di fatto la nuova Malagrotta.
Non si arresta quindi la mobilitazione dei cittadini contro un Piano Rifiuti regionale “devastante per la loro salute e che va in direzione opposta a quello formulato nelle altre capitali europee: Differenziata e Raccolta porta a porta” come rimarcano dal Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio.
Durante la manifestazione i cittadini e tutte le forze politiche presenti hanno preso il solenne impegno di portare avanti questa battaglia di resistenza “fino alla cancellazione di questo scellerato progetto che prevede la costruzione di un inceneritore ad un chilometro dalle prime case, a 5 chilometri dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e in un area che, oltre ad essere soggetta a vincoli paesaggistici ed archeologici, ha usufruito dei Fondi Europei per lo sviluppo di agricoltura e zootecnia biologica”.
E’ stato anche piantato, simbolicamente, il primo palo del “Forte della Resistenza” che sorgerà esattamente sul luogo dove vorrebbero installare l’inceneritore e che costituirà, da oggi,” l’inizio di una Resistenza vera e propria verso coloro che vogliono assassinare il territorio e con esso i cittadini che lo abitano”.
Il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio esprime la sua profonda soddisfazione per la riuscita della manifestazione e per i contenuti da essa scaturiti che, unitamente al referendum abrogativo del Piano rifiuti ed alle inchieste che in queste ore la Procura ha aperto, “dovranno portare ad un nuovo modo di portare avanti la Gestione dei rifiuti nella Regione Lazio”.