ROMA – Si è conclusa mercoledì 8 dicembre la fiera della piccola editoria romana di “Più libri più liberi”, celebrata al Palazzo dei Congressi dell’Eur e giunta alla sua nona edizione. Inaugurata sabato 4 con un discorso del Presidente della Camera Gianfranco Fini, quest’anno ha superato se stessa per numero di ospiti e qualità delle proposte editoriali: oltre 16.000 titoli in esposizione, 430 editori presenti e più di 700 ospiti tra autori, artisti e intellettuali, per un totale di 300 eventi in calendario. Per quanto riguarda gli autori, alcuni nomi su tutti: Stefano Benni, Andrea Camilleri, Howard Jacobson, Luis Sepulveda, Sandro Veronesi. Novità del 2010 l’espansione degli e-book con il 6% dei titoli già in formato elettronico. Le piccole case editrici hanno vita difficile, ma, contestualmente, hanno la possibilità e il dovere di puntare su una qualità maggiore rispetto alle grandi, giocando di gusto e furbizia, permettendosi di scommettere su nuovi autori, nuove tendenze e nuovi generi. Questa iniziativa si presenta da diversi anni con una formula vincente che contribuisce a far crescere i suoi numeri, coinvolgendo molti giovani e non solo, allettati dalla possibilità di incontrare i propri autori preferiti, di farsi autografare i libri, di partecipare a conferenze, reading e vere e proprie performance artistiche, il tutto in un ambiente intellettualmente stimolante e a misura d’uomo, in cui può capitare di bere un caffè chiacchierando con il proprio scrittore del cuore. Scoprire le nuove proposte editoriali, conoscere chi lavora dietro le quinte di questo mondo, collezionare i preziosissimi cataloghi delle varie case editrici e, volendo, comprare a prezzi scontati i libri da regalare per il vicino Natale, sono altre motivazioni che contribuiscono al successo ormai quasi decennale della fiera e che iniziano a far pensare di portare “Più libri più liberi” anche fuori Roma. Proposta annunciata anche dall’assessore alla Cultura, all’Arte e allo Sport della regione Lazio Fabiana Santini, che ha dichiarato: “Questa fiera dell’editoria indipendente che riesce a riunire sotto lo stesso tetto oltre 450 piccole e medie case editrici è un patrimonio della collettività che penso sia maturo per essere esportato anche al di fuori della capitale e tutto ciò mi sta facendo riflettere con interesse concreto sulla possibilità di una sua moltiplicazione, nel corso dell’anno e magari in scala minore, anche negli altri capoluoghi di provincia, per una maggiore diffusione e promozione del libro e della lettura in tutto il territorio regionale”. A fronte di crisi e tagli, diminuzioni e abnegazioni del periodo che stiamo vivendo, paradossalmente il settore che era in crisi anche in tempi non sospetti, a sorpresa, sta vivendo una interessante e beneaugurante ripresa. La lettura, infatti, nel 2010 è cresciuta: secondo i dati presentati alla Fiera, oggi legge il 46,8% degli italiani con più di sei anni, quasi due punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Cresce anche il mercato del libro, con un incremento a fine ottobre dell’1.3% (pari a + 14.2 milioni di euro) nei canali trade rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Forse perché vivendo una crisi reale e quotidiana aumenta la necessità di evasione, o forse perché la frustrazione quotidiana stimola un sentimento di alienazione, oppure perché nei momenti difficili si crea un canale diretto con la vera essenza delle cose e dei sentimenti e si ritrova il tempo e la predisposizione mentale per ricominciare a sognare, o forse ancora perché la crisi genera paura e la paura curiosità di sapere cosa stia succedendo davvero e verso cosa stiamo andando incontro, e cosa sono in realtà i libri, se non sogno, evasione, sentimenti, avventure, spiegazioni, contestualizzazioni, conforto, svago, tempo e compagnia? La letteratura è il bene più prezioso che il nostro popolo di scrittori e intellettuali possiede per storia e tradizione, una vocazione culturale intrinseca nel nostro percorso di italianità, che, purtroppo, negli ultimi anni ha subito una battuta d’arresto preoccupante, ma che, forse, sta dando segni di ripresa, grazie anche ad eventi come “Più libri più liberi”.
Francesca Ivol