Ladispoli. Paliotta boccia il Piano di dimensionamento scolastico della Provincia

scuola ladispoliLADISPOLI – “L’Amministrazione comunale di Ladispoli esprime formale protesta e totale dissenso rispetto alla delibera di Giunta provinciale che approva il piano di dimensionamento scolastico”. Con queste parole il sindaco Crescenzo Paliotta è intervenuto in merito al documento approvato dalla Giunta di Palazzo Valentini che non ha preso in considerazione la proposta inviata dal Comune di Ladispoli e approvata dalla Giunta comunale.
“La delibera della Provincia – ha proseguito Paliotta – non rispetta assolutamente la proposta inviata dal nostro Comune e accetta invece proposte che sono state elaborate da altri organismi. Riteniamo che la Provincia abbia commesso un errore sia formale che sostanziale prendendo in considerazione una proposta di dimensionamento non approvata dalla Giunta comunale: la competenza nell’indicare il dimensionamento è per Legge esclusiva dell’Amministrazione comunale e dei suoi organi. Il piano di dimensionamento scolastico che avevamo presentato era frutto di un lungo confronto con le realtà scolastiche presenti sul nostro territorio. Con questo piano si sarebbe arrivati gradualmente in tre anni alla realizzazione di istituti comprensivi senza traumi né per gli studenti né per il il corpo docente. Riteniamo tutto questo molto grave e chiediamo alla Giunta Provinciale di modificare quello che ha fatto e nel caso ci fossero dei problemi di tempistica di applicare a Ladispoli lo stesso trattamento di Civitavecchia è cioè lo slittamento di un anno delle decisioni”.
“Quello che ci lascia stupiti – ha concluso Paliotta –  è che la  proposta  presentata dal Comune di Ladispoli è in linea con quanto dichiarato dal presidente di Palazzo Valentini Nicola Zingaretti che auspicava un dimensionamento scolastico graduale. Riteniamo che la Provincia debba intervenire immediatamente e riconsiderare la propria posizione valutando la proposta di ridimensionamento scaturita prima dal tavolo di lavoro con le realtà scolastiche ed in seguito approvata dalla Giunta. Se questo non avverrà inizieremo le pratiche per ricorrere al Tar. Ladispoli aveva adottato un percorso di buon senso, diluito gradualmente nel tempo, per allestire quattro circoli didattici, soddisfacendo le esigenze degli insegnanti, dei genitori e della popolazione studentesca ”.