LADISPOLI – “Anche se il governo non ha voluto discutere eventuali modifiche e ha approvato la legge finanziaria in modo blindato in Parlamento, la lotta dei sindaci italiani contro questa iniqua manovra non è affatto finita”.
A parlare è il sindaco Crescenzo Paliotta che ha spiegato come l’amministrazione di Ladispoli sia al fianco della Legautonomie e dell’Anci che hanno fortemente contestato una legge portata in Parlamento con una blindatura inaccettabile e caratterizzata da tagli sulle regioni ricadranno per almeno metà sui comuni.
“Così come ha illustrato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, presidente nazionale di Legautonomie – ha proseguito Paliotta – il conflitto istituzionale che si è aperto per responsabilità del governo non è risolto. La sudditanza imposta agli enti locali contraddice la Costituzione. L’impegno per nuovi provvedimenti di fiscalità locale è importante, ma è contraddetto, intanto, dai contenuti della manovra. E dall’iter della riforma della Carta delle Autonomie. I comuni così non reggeranno il peso della mancanza di risorse e gli amministratori hanno il dovere di farsi capire dai cittadini che verranno colpiti, parlando chiaro e facendo atti conseguenti di contrasto all’espropriazione delle prerogative garantite dalla Costituzione e al taglio di risorse che impedirà di fornire servizi essenziali. L’amministrazione di Ladispoli da tanti anni non aumenta le tasse ai contribuenti nonostante i ripetuti colpi di forbice alle risorse destinate agli enti locali, ma è ovvio che la situazione economica non potrà reggere per molto. Ed a pagarne le conseguenze saranno i cittadini che avranno servizi sempre più ridotti per mancanza di fondi. Chiediamo ancora una volta al governo di riflettere e correggere una manovra che potrebbe essere la spallata finale a centinaia di comuni, spinti sull’orlo del baratro. Ladispoli, oltretutto, ha una costante crescita della popolazione residenziale, migliaia di nuovi concittadini ai quali dobbiamo fornire servizi adeguati”.