ALLUMIERE – Tanto per essere chiari e non strumentalizzare la proposta dell’Università Agraria di Allumiere per strategie politiche e di campanilismo, vorrei fare chiarezza su quanto abbiamo illustrato al Comune di Allumiere, Tolfa e Civitavecchia.
Circa dieci mesi fa, nella stesura del programma elettorale che ci ha permesso di vincere le elezioni per l’Università Agraria di Allumiere con il 67% dei consensi, insieme agli amici candidati consiglieri abbiamo analizzato le potenzialità del vasto territorio di nostra proprietà (circa 6500 ettari) per cercare di utilizzarlo al meglio, con ricadute positive per la popolazione e per gli Enti locali.
Tra i problemi a suo tempo individuati, c’era anche la possibilità di mitigare le criticità del comprensorio rispetto al fenomeno del randagismo e, partendo da alcune constatazioni, abbiamo individuato quelli che a nostro avviso fossero i tre punti principali del problema: l’ingente spesa che i comuni si trovano a sostenere per l’ospitalità dei randagi nei canili del comprensorio che per lo più sono di proprietà privata (circa €. 230.000,00); il centro veterinario più vicino al nostro comune che effettua interventi h.24 si trova ad Ostia; persone che dal comprensorio, soprattutto da Civitavecchia, partono per turismo e/o lavoro e non sapendo a chi affidare i propri animali, a volte li abbandonano contribuendo ad alimentare il fenomeno del randagismo.
Su queste basi, la lista “Innovazioni e tradizione” con la mia candidatura alla presidenza della Università Agraria di Allumiere, ha inserito sul proprio programma elettorale la realizzazione di un canile comprensoriale.
Il progetto prevede la realizzazione di un vero e proprio villaggio per i nostri amici animali, che purtroppo leggiamo sempre più spesso sulla cronaca locale e nazionale, sono oggetto di abbandono una volta svanito l’interesse e la curiosità iniziale. Il villaggio, oltre ad ospitare i cani randagi e i gatti, prevede una clinica veterinaria, dog sitter, dog agility, una beauty farm per cani e gatti, nonchè ampio spazio per agility con percorsi ed ampi spazi tra i boschi per pet terapy e far riscoprire il rapporto vero tra cane e uomo/donna/bambino.
In questi mesi dopo la vittoria e la proclamazione, ci siamo impegnati per individuare sul nostro territorio un terreno con le seguenti caratteristiche: vasta superficie (maggiore a due ettari), urbanizzato (acqua e luce), lontano da abitazioni, assenza di falde acquifere, di limitato impatto ambientale sul territorio, facilmente raggiungibile, il più vicino al comune di Civitavecchia.
Dopo varie analisi, circa un mese fa, sulla via che collega Civitavecchia ad Allumiere, è stato individuato il predetto terreno che possiede tutti i requisiti sopra elencati e successivamente, con tre incontri separati, è stata illustrata la proposta al sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio, al sindaco di Tolfa Luigi Landi e, proprio ieri, all’assessore di Civitavecchia Giancarlo Frascarelli ed all’architetto Piacentini.
Inoltre va sottolineato come il problema collegato all’imminente chiusura del canile del comune di Civitavecchia, ha suscitato l’interesse anche da parte di altri soggetti, tra cui il Consigliere Alessio Gatti, e soprattutto da parte di quasi tutta la comunità dei cittadini civitavecchiesi, come dimostrano i contatti ricevuti e l’interessata partecipazione all’incontro svoltosi il 13 gennaio presso il Comune organizzato dal coordinatore locale della Rete dei Cittadini Mario Flamini e dal presidente Ombretta del Monte. Per l’Università Agraria di Allumiere, oltre al Presidente Pasquini Antonio, era presente il Vice Presidente Mellini Angela, esperto veterinario che in questi mesi ha studiato le problematiche collegate al canile di Civitavecchia. Dopo questo ultimo incontro interlocutorio, tra l’Università Agraria di Allumiere come soggetto proponente e le amministrazioni locali, restiamo in attesa di conoscere la disponibilità del Sindaco Gianni Moscherini (assente alla riunione) per convocare un ulteriore incontro dei quattro enti pubblici, con la massima urgenza. In tale sede si dovrà procedere alla pianificazione dei successivi passi che porteranno alla stesura di una convenzione ed alla costituzione di un tavolo tecnico permanente per la redazione del project-financing da parte dell’Università Agraria di Allumiere.
Concludo esprimendo la mia piena soddisfazione al fatto che il nostro intervento abbia permesso il momentaneo congelamento dell’ordinanza del comune di Civitavecchia nei confronti del canile. Resto fiducioso nell’impegno disinteressato da parte di tutti i soggetti coinvolti, perché il benessere degli animali e la salvaguardia del territorio abbiano mai un colore politico e sempre il rispetto di tutti.
Antonio Pasquini – Presidente Università Agraria di Allumiere