“Piano rifiuti o Piano tumori?”

regione lazioFIUMICINO – Il Comitato Zero Rifiuti invita a partecipare il 18 e 19 gennaio alla Pisana alla manifestazione organizzata da Rete Zero Waste Lazio per dire “no” al Piano Polverini e per sostenere l’approvazione della Legge di iniziativa popolare n°241.“Il 18 gennaio verrà approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale il piano rifiuti del Lazio, il famigerato ‘piano tumori’ che accompagnerà – dichiara il Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino – con tutto il suo fardello di insalubrità, inquinamento, antieconomicità, inefficacia, i Cittadini del Lazio per i prossimi anni”. Il Comitato Rifiuti Zero si dice convinto che gli scenari previsti dal piano in questione non verranno raggiunti, se non altro “per le scelte che Roma continua a non fare – continua il Comitato – boicottando nei fatti l’organizzazione di un servizio di differenziata basato sul porta a porta che sia efficiente, capillare, tempestivo”.  Oggi Roma si assesta su percentuali di differenziata che vanno dal 18, 3% (fonte ISTAT 2010) al 22% (fonte AMA 2010) passando dal 20, 7% del 2009 (sempre fonte AMA) al 22% del 2010. “Quanti secoli ci vorranno, quante deroghe verranno concesse a questa Città, per fare in modo che questa non sia la prima fonte di avvelenamento dei Cittadini romani e di tutto il Lazio?”, chiede il Comitato. Qualora l’obiettivo del Piano del raggiungimento del 65% di differenziata entro il 2017 non venisse raggiunto si farà riferimento allo “scenario di controllo” che prevede un andamento quasi inerziale nella crescita del volume dei rifiuti e con un volume di differenziata irrisorio per il 2010. “In questo secondo scenario quindi solo investimenti sull’impiantistica pesante, cioè, impianti TMB finalizzati alla produzione di ecoballe ed incenerimento, moltiplicandone esponenzialmente la disponibilità di questi e condannando per decenni il Lazio a questa politica insalubre ed inefficace. Il Lazio oggi ha una capacità di impiantistica ridotta – spiega il Comitato di Fiumicino – e quella che c’è funziona a scarto ridotto; esiste quindi la possibilità pratica, realistica di procedere finalmente a definire una politica sul ciclo rifiuti sostenibile; chi ha fatto tanti anni fa le scelte che oggi il Lazio mette in campo, ragiona proprio oggi nella direzione dell’abbandono dei cancrovalorizzatori, in linea con quanto propone la legge di iniziativa popolare n.241 che ancora attende di essere discussa dal Consiglio regionale. Questo piano tumori costerà dai 700 ai 1000 milioni di euro, soldi che potrebbero essere investiti per un ciclo di rifiuti sostenibile, salubre, economico nel medio periodo, fonte di occupazione buona e stabile”, suggerisce il Comitato opponendosi alla Giunta Polverini.