CIVITAVECCHIA – I sindacati provano a mediare ma ammettono che la situazione è davvero critica. Cgil, Cisl e Uil, dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti di Hcs e delle Sot, provano a smorzare i toni della polemica e a portare un po’ di calma tra i lavoratori, ma invitano il sindaco ad attivarsi in tutti i modi per scongiurare l’esplosione di quella che appare come una vera polveriera.
“I ritardi e i problemi nel pagamento degli stipendi di luglio e delle quattordicesime mensilità dei dipendenti di HCS e delle SOT, stanno determinando legittime tensioni e proteste da parte dei lavoratori – si legge in una nota unitaria della triplice– Le OO.SS. di catagoria territoriali di Cgil Cisl Uil, hanno proclamato lo stato di agitazione ed avviato le procedure per l’indizione dello sciopero. Agitazione che, sempre in ragione del mancato pagamento di alcune spettanze economiche, sta segnando anche i lavoratori comunali attraverso azioni di protesta indette dalle Rsu. Pur nella consapevolezza che l’attuale complessa e difficile situazione economica non è imputabile all’attuale amministrazione, che eredita gli effetti di colpe e distrazioni precedenti, chiediamo al Sindaco Cozzolino di produrre ogni sforzo possibile per erogare, il prima possibile, le spettanze economiche ai lavoratori, in quando diritti inalienabili. Solo in questo modo sarà possibile, a partire dalla riunione fissata per il 31/7, riprendere il confronto sul risanamento e la riqualificazione delle municipalizzate, nel necessario clima di serenità”.
Intanto la polemica tuttavia non si smorza e l’Amministrazione si trova a dover parare inevitabilmente anche i colpi dell’opposizione, dove si registra l’intervento del Consigliere comunale della lista Tidei Mirko Mecozzi. “Gli stipendi di Hcs non arrivano, nonostante le promesse – il suo commento – Sono molto preoccupato per due motivi: il primo è che per ogni salario non pagato, e parliamo di cifre estremamente basse, c’è una famiglia in difficoltà, che non può pagare bollette, affitto o mutuo di casa e che non può neanche fare la spesa. La mia seconda preoccupazione è per lo stato della città. Uno sciopero dei dipendenti, legittimo dal punto di vista delle loro ragioni, rischierebbe di mettere in ginocchio Civitavecchia. In passato già ci siamo ritrovati, a fronte di pochi giorni di sospensione del servizio di raccolta rifiuti, in una situazione simile a quella dell’hinterland napoletano, con i sacchi di immondizia che la facevano da padrone nelle strade. Non è un problema solo estetico, ma principalmente di salute pubblica. Oltretutto, in estate, il problema diventerebbe enorme, con l’immondizia a rischio fermentazione”. Mecozzi si appella dunque al Sindaco Cozzolino invitandolo a “provvedere immediatamente al pagamento delle legittime spettanze dei lavoratori di Hcs”. “Sarebbe opportuno – conclude – che lunedì i lavoratori abbiano già i loro soldi. Le ripeto: dietro ogni stipendio non pagato c’è un dramma familiare. Dietro l’angolo c’è l’emergenza sanitaria per tutta la città. Tocca ora a lei scongiurarle entrambe”.
A Mecozzi replica però a stretto giro di posta il Consigliere comunale grillino Emanuele La Rosa, che commenta così il suo intervento: “Vi sono una serie d’inesattezze che fanno cadere le braccia, andiamo per ordine. La prima è che il il comune non paga gli stipendi dei dipendenti di Città Pulita, è HCS a farlo. Per un consigliere ed ex Assessore questa è una non notizia, ma è più facile giocare nell’ambiguità e dire ai dipendenti arrabbiati esattamente quello che si vogliono sentire dire, piuttosto che dire la verità. HCS paga i suoi dipendenti con gli introiti del suo lavoro, come tutte le aziende pubbliche e private. Mecozzi inoltre non fa riferimento al nocciolo del problema, ossia il fatto che HCS abbia un documento, il DURC, non in regola che impedisce all’amministrazione di pagare le fatture ad HCS. Nonostante tutto, l’amministrazione ha pagato le sue fatture proprio al fine di far pagare gli stipendi ai lavoratori, E’ stata trattenuta un parte relativa al DURC per evitare un illecito e garantire all’INPS i crediti non riscossi. Ovviamente questi sono concetti chiari al consigliere Mecozzi, per cui gli chiedo, perché invece di chiedere conto all’amministrazione comunale non chiede conto ai liquidatori che gestiscono HCS che dopo due anni ancora non hanno sistemato questo documento contabile? Forse perché sono stati nominati durante l’amministrazione Tidei? Questo populismo stona non poco con le dichiarazioni di un’opposizione che si era dichiarata ‘competente’ e ‘collaborativa’ e rafforza la mia personale sensazione che gli operai di Città Pulita siano strumentalizzati per fini politici, dicendo loro mezze verità e intere bugie su quelle che sono le responsabilità legali e politiche della lunga vicenda HCS. Voglio infine ringraziare quei dipendenti di Città Pulita che oggi hanno lavorato, nonostante lo stato di agitazione e nonostante le difficoltà che stanno incontrando con le loro famiglie, garantendo che l’amministrazione sta facendo tutto il possibile per risolvere i problemi delle partecipate”.