TARQUINIA – “Abbiamo ridotto al massimo le spese. Stiamo raschiando il fondo per garantire i servizi primari. Rischiamo il collasso ma, sotto l’egida del risparmio sulla spesa pubblica, si rendono le classi delle scuole più affollate, si chiudono gli ospedali, si diminuiscono i trasporti, si bloccano i rinnovi dei contratti di lavoro o gli adeguamenti delle pensioni all’inflazione”. Lo afferma il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, che chiede una svolta per ridare ossigeno agli Enti locali. “Invito la classe dirigente a immergersi nella vita di tutti i giorni, per conoscere la crisi che morde le imprese, la disoccupazione e le difficoltà dei cittadini di arrivare alla fine del mese per pagare le tasse, acquistare medicinali e fare la spesa. – prosegue – L’osso dello stato sociale è stato oramai tutto ‘spolpato’. Non rimane più niente da tagliare, perché quello che adesso si sta tagliando sono i servizi stessi. Il tutto a discapito dei diritti dei cittadini, mentre i Comuni sono con l’acqua alla gola e tentano in ogni modo di ‘sbarcare il lunario'”. Per il primo cittadino le risorse vanno recuperate con una lotta incisiva agli sprechi e alla corruzione all’interno dei grandi centri politici come Regioni e Ministeri: “Assistiamo impotenti a continui scandali con consulenze strapagate, maxi stipendi e buonuscite dei super manager, migliaia di auto blu, appalti gonfiati, truffe e tangenti. Sono necessarie misure anticorruzione severe. È una questione di decenza e anche di sopravvivenza, perché la corruzione soffoca l’Italia e sottrae risorse vitali ai Comuni e al benessere dei cittadini. In tal senso, rinnovo ancora una volta il mio appello al presidente Renata Polverini di destinare alla sanità i fondi salvati con i tagli alle spese alla Pisana”.
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