TARQUINIA – “Non c’è un allarme arsenico”. E’ quanto chiarisce il Comune di Tarquinia, attraverso una nota stampa in cui sottolinea che “il valore della concentrazione del metallo presente nell’acqua potabile è inferiore alla soglia massima di deroga (20 microgrammi per litro) concessa dalla Commissione Europea. Ciò è reso possibile dalla miscelazione delle acque provenienti dagli acquedotti gestiti dalla Società Talete e dal Consorzio Medio Tirreno e dalle fonti locali, che garantiscono il rifornimento idrico della città. Contestualmente l’Amministrazione si sta attivando presso gli Enti competenti (Provincia di Viterbo e Regione Lazio) per dare impulso all’attuazione di interventi che permettano di risolvere definitivamente il problema”.
“Nessun allarme. – afferma il sindaco Mauro Mazzola – La situazione è tenuta sotto controllo e non sussiste allo stato attuale la possibilità che l’erogazione di acqua nelle case possa essere sospesa”. La complessa questione, all’attenzione anche del Parlamento, riguarda 128 città italiane, di cui 91 nel Lazio, ed è emersa, come detto, a seguito del parere negativo dato dalla Commissione Europea all’ulteriore deroga richiesta dallo Stato Italiano per innalzare il valore limite della concentrazione di arsenico presente nell’acqua a uso alimentare.