4 novembre 2011: Berlusconi nega la crisi…

berluscaL’Italia è un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti’

BERLUSCONI: ITALIA BENESTANTE – A margine del G20 di Cannes, alla conferenza stampa congiunta con il Ministro dell’Economia Tremonti, il premier Berlusconi, nell’illustrare ai giornalisti il monitoraggio del Fondo Monetario Internazionale sull’Italia per l’attuazione delle riforme anticrisi, ha negato l’esistenza di una forte crisi economica nel nostro Paese: “Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni”, ha detto Berlusconi. “Se andate in Italia non vi accorgerete che il Paese sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi”, ha aggiunto il premier, perché “siamo un’economia forte, la terza d’Europa e la settima del mondo”.

Berlusconi, tuttavia, ha detto che l’introduzione dell’euro ha impoverito gli italiani. “Con l’adozione dell’euro si sono verificati degli impoverimenti di una fascia consistente della popolazione italiana”, è stata l’affermazione del premier, che ha attribuito la colpa al governo, di centrosinistra, in carica all’epoca del cambio euro-lira.

Prima ancora, sia Tremonti che Berlusconi avevano respinto il termine “monitoraggio” dell’FMI sulla situazione italiana, spiegando che si tratta in realtà di una “certificazione”, come quella che viene fata dalle società di revisione sui bilanci delle imprese. “Ci siamo rivolti alla direttrice Lagarde – ha spiegato Berlusconi – e abbiamo chiesto che il Fondo possa certificare e monitorare l’avanzamento delle nostre riforme, in modo da poter comunicare con l’autorevolezza che le è propria lo stato di avanzamento”.

Il premier ha spiegato che l’intervento del Fondo Monetario Internazionale non riguarderà il merito delle misure anticrisi che il nostro Paese adotterà, ma consisterà solo nel “certificare che le riforme annunciate all’Eurogruppo (con la lettera d’intenti ndr) vengano attuate”. Berlusconi ha precisato che in caso di mancata certificazione “l’Italia sarebbe in difficoltà”.

“Il Fondo monetario ci aveva offerto dei fondi che noi abbiamo rifiutato”, ha poi aggiunto il Presidente del Consiglio.

Berlusconi ha quindi confermato il voto di fiducia sul ddl di stabilità e ha ostentato ottimismo sulla tenuta del governo: “Noi siamo al Governo ed abbiamo una maggioranza solida e quindi continueremo a governare”, ha detto il premier, assicurando che gli scontenti del Pdl “torneranno sulle loro posizioni”. “Abbandonare la maggioranza è un tradimento non nei confronti del Pdl, ma nei confronti del Paese, ha sottolineato il Berlusconi. Secondo lui non sarà dunque necessario un governo di larghe intese.